Festival

Gli ulivi in un diario

Olio Officina

Boris Pangerc, il poeta degli ulivi, è intervenuto a Olio Officina Food Festival 2014, raccontando la sua personale esperienza e il grande amore per l’olio. E’ dal 1993 che scrive le proprie confidenze di matrice olivicola

“I diari – riferisce Boris Pangerc, personalità di spicco del mondo dell’olio giuliano, tra gli artefici della rinascita olearia nel territorio triestino – sono una tappa della mia vita molto importante”

“I diari – aggiunge – di consueto sono una scrittura intima alla quale si affidano gioie e paure del proprio vivere quotidiano. Solitamente non si scrivono per il pubblico ma per se stessi.
Ma può succedere di scoprire, che ciò che sta celato in quelle pagine potrebbe avere una valenza più ampia, poichè ognuno di noi è frutto del proprio tempo e scrivere di se stessi si scrive del tempo che si vive e quindi dei fatti e delle persone che sono strettamente legati agli intrecci che intercorrono tra noi e la realtà di cui facciamo parte tutti insieme”.

“I miei diari olivicoli – prosegue – non sono nati per caso. Sono nati il 17 agosto 1993 con il preciso intento di lasciare nel mio solco personale una testimonianza che sarei andato di tanto in tanto rivedere per sincerarmi se il mio approccio agli ulivi – quaranta – che ho piantato è corretto, se dalle scritture si nota qualche crescita, qualche sviluppo delle piante che coltivavo e se col tempo avessi anche imparato qualcosa”.

“Queste annotazioni olivicole – come le ho titolate sin dall’inizio, chiarisce Pangerc – sono cresciute a dismisura e si sono ingigantite nel volume e nei contenuti. Fino ad oggi ammontano a diciassette quaderni di cui dodici di formato grande per complessive circa 1100 pagine di testo scritto di mio pugno”.

I contenuti sono talmente vasti e gli argomenti talmente tanti che è impossibile darne un resoconto organico. Siccome nel frattempo ho assolto due mandati come sindaco del Comune di San Dorligo della Valle – Dolina e un mandato come presidente del Consiglio della Provincia di Trieste – ma ho ricoperto anche cariche all’interno dell’Associazione nazionale Città dell’Olio e di rappresentanza per la Camera di Commercio di Trieste, per l’Ente Fiera di Trieste e per il Comitato promotore della DOP Tergeste – l’intreccio tra il pubblico e il personale era talmente fitto che la descrizione di fatti, episodi, persone, eventi si accavallano continuamente e talvolta è quasi impossibile scinderli”.

“Alla fine – aggiunge BOris Pangerc – confesso che non mi sarei mai aspettato che questo mio »vizio« di scrivere le cose perchè mi piace ricordarle avesse suscitato interesse a tal punto da fargli eco a una manifestazione così importante come Olio Officina Food Festival; pertanto ringrazio vivamente l’amico Luigi Caricato per avermi dato questa opportunità ma soprattutto per aver elevato un argomento così personale alla dignità di un ingrediente prezioso per i condimenti intellettuali con l’olio extra vergine di oliva”.

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