Festival

La conoscenza di alberi e piante in un (auto)ritratto dell’esistenza

Quello con Antonio Pascale a Olio Officina Festival è ormai un appuntamento fisso. Il suo intervento in questa undicesima edizione si concentrerà su La Foglia di Fico. Storie di alberi, donne e uomini, un libro di racconti che tra l’altro è stato candidato, proprio in questi giorni, al prestigioso Premio Strega

Olio Officina

La conoscenza di alberi e piante in un (auto)ritratto dell’esistenza

È con grande gioia che vi anticipiamo che anche quest’anno ci sarà lo scrittore e agronomo Antonio Pascale, ormai una presenza fissa a Olio Officina Festival. L’appuntamento è per sabato 19 marzo, proprio in chiusura del festival.

Come sempre i suoi interventi sono caratterizzati dallo stile della conferenza-spettacolo, e si partirà proprio dal volume La Foglia di Fico. Storie di alberi, donne e uomini, di cui Antonio Pascale è appunto autore.

Come ormai è noto a tutti, quanto meno a chi frequenta il festival, Pascale oltre a essere un narratore e saggista è anche un agronomo. L’appuntamento è di quelli da non perdere. Affrettatevi a leggere il libro, in modo da gustarvi al meglio l’intervento.

Il titolo dell’incontro è “La foglia di fico, una presentazione atipica, agronomica e culturale”, e al centro dell’attenzione sarà uno dei racconti contenuti nel volume edito da Einaudi.

Volete che vi sveliamo quale albero sarà preso in considerazione? Forse lo potete immaginare, ma, chissà…

E se non fosse l’olivo, per esempio? Anche perché intorno a questo albero a noi di Olio Officina tanto caro, Pascale si era già soffermato in altre precedenti edizioni del festival.

La bella notizia è che lo scrittore Francesco Piccolo ha candidato la nuova opera narrativa di Pascale al Premio Strega 2022, che è il più prestigioso premio letterario d’Italia.

Ed ecco, in particolare, la motivazione con la quale è stato presentato il libro al Premio Strega: «Candido La foglia di fico di Antonio Pascale (Einaudi) perché è un libro miracoloso per la capacità di alzare lo sguardo e sciogliere la conoscenza di alberi e piante in un (auto)ritratto dell’esistenza, in una tensione narrativa commovente e comica, in una forma originalissima, e con personaggi impossibili da dimenticare: la complessità inafferrabile della ragazza spinosa, con cui non avremo mai il coraggio di fuggire perché le radici sono più forti di tutto; o la figura del padre, al quale si riconosce la capacità di offrire tutta la sua saggezza, non solo botanica, e quindi tutti i mezzi che questo libro utilizza per comprendere il mondo».

«La foglia di fico – prosegue lo scrittore Francesco Piccolo nella sua motivazione a supporto della candidatura del libro di Pascale – non è una storia sentimentale ma possiede invece, e restituisce, il sentimento per la fragilità degli esseri umani nello strazio del tempo che passa. Pascale accoglie questo tempo, lo rielabora con sapienza e umanità, tra terra e cielo, e alla fine ci si è dimenticati di aver avuto a che fare con un libro, ma si è certi di aver avuto a che fare direttamente con la vita.»

Chi non ha letto gli altri libri di Antonio Pascale lo faccia perché è uno scrittore che si contraddistingue per originalità e stile. Noi di Olio Officina lo avevamo premiato con la seguente motivazione del Premio Olio Officina: “Agronomo e scrittore, esercita il ruolo di ispettore presso il Ministero delle Politiche agricole con una visione da umanista e non da burocrate. Apprezzato narratore e saggista, ha tra i suoi meriti l’aver portato fuori dai canoni bucolici l’agricoltura, assegnando la giusta dignità a un comparto economico e produttivo che merita di sperimentare le innovazioni senza doversi scontrare con atteggiamenti antiscientifici che impongono un ritorno antistorico al passato”.

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