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Le lattine di olio di oliva possono raccontare storie, bellezza e cultura

Anticipazioni Olio Officina Festival. La banda stagnata supera il suo uso primario e diventa espressione artistica, dove ogni pezzo acquisisce vita nuova. Questo è ciò che accade nella mostra Oltre la lattina – espressioni creative a cura di Riccardo Guatelli e Elena Leal Santiago e sarà possibile visitarla al Palazzo delle Stelline, dal 2 al 4 marzo

Olio Officina

Le lattine di olio di oliva possono raccontare storie, bellezza e cultura

La banda stagnata litografata, tradizionalmente usato per conservare l’olio, diventa materiale espressivo di una nuova forma d’arte. Presta la sua bellezza, i suoi colori, la malleabilità, i suoi bagliori, all’estro dell’artista portando con sé tutto il bagaglio storico, culturale e artistico, ma staccandosi dalle precedenti forme e dal consueto uso.

La mostra Oltre la lattina – espressioni creative, a cura di Riccardo Guatelli e Elena Leal Santiago, visitabile al Palazzo delle Stelline in occasione di Olio Officina Festival, dal 2 al 4 marzo, propone un viaggio alla scoperta di nuove forme artistiche ispirate ai materiali e alle immagini storiche delle lattine d’olio d’oliva.

La banda stagnata per le lattine d’olio supera il suo uso primario e diventa espressione artistica diversa dopo essere stata maneggiata e rimaneggiata, tagliata, piegata, stratificata e riconcepita.

Il materiale di scarto si ricicla in arte, ogni pezzo acquisisce vita nuova.

Questa è l’opera di Riccardo Guatelli, a contatto con la banda stagnata da sempre, sintetizza nelle sue opere un amore per questo materiale che va oltre ogni confine, e lo valorizza creandone quadri, sculture e oggetti poetici.

Manuela Guatelli, figlia di Riccardo, dopo aver mostrato la Collezione di Lattine Storiche di famiglia all’artista Elena Santiago, le chiese di reinterpretare le donne rappresentate sulle lattine d’olio antiche a modo suo, realizzando delle sculture di ceramica.

La donna è stata ritratta largamente nelle decorazioni delle lattine, personificando ideali di bellezza, femminilità, bontà, libertà, italianità, evocandone la terra lontana, la famiglia, il focolare, la storia, l’arte, la classicità, il mito e la leggenda.

In queste tre sculture di donne si intuisce l’immenso patrimonio estetico e espressivo delle decorazioni delle lattine d’olio storiche. Ogni scultura richiama una sintesi di colori, grafiche e messaggi contenuti nelle lattine. Visi di donna incorniciati in linguaggi estetici propri delle lattine. La lattina diventa la veste delle donne che ha sempre raffigurato: la bellezza e la lattina.

Gli artisti

Riccardo Guatelli

Dopo aver trascorso gran parte della sua vita alla guida dell’azienda di famiglia, Riccardo Guatelli ha deciso di non abbandonare la banda stagnata litografata ma usarla come materia prima da plasmare e trasformare in opere d’arte.

Riccardo Guatelli

La conoscenza della materia, unita al suo grande amore per l’arte in ogni sua declinazione, dalla poesia alla musica, sono il fil rouge della produzione artistica che lavora con disinvoltura dando vita a sculture uniche nel suo genere.

Ogni opera ha una storia a sé legata al suo vissuto personale ma costituisce anche una riflessione legata alla natura umana e al mistero dell’esistenza.

Elena Leal Santiago

Da quando ha memoria ha sempre disegnato, dipinto, e modellato il viso umano, per lo più quello femminile, spesso ritratti.

Approdata alla ceramica 9 anni fa Elena Leal, che si firma ELEkeramos, trova in questa modalità espressiva il modo migliore di dare sfogo al suo bisogno di raccontare il viso femminile, il suo sguardo e la sua bellezza sempre unica e diversa.

Oltre alla scultura ceramica, ELEkeramos lavora la porcellana manualmente, riportando nei suoi piatti i disegni e i ritratti,  anche tridimensionali, che da sempre disegnava su carta e tela.

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