I marchi d’impresa e i relativi requisiti di registrabilità
ANTICIPAZIONI OOF 2021. Un focus specifico sul settore olio da olive, con un breve excursus che va dalla scelta del marchio da adottare alla registrabilità dell’etichetta e del design relativo alla forma della bottiglia, dalla disciplina sul marchio collettivo alle problematiche relative alla contraffazione e alla concorrenza sleale, fino a considerare gli strumenti della mediazione e dell’arbitrato nella risoluzione delle controversie in materia di proprietà industriale e intellettuale. Non perdete Olio Officina Festival 2021
Venerdi 5 febbraio, alle ore 9.30, ci sarà alla decima edizione di Olio Officina Festival l’intervento di Valentina Ghelardi, consulente marchi e design per Markinvenio, a relazionare su temi molto importanti, riguardanti i marchi di impresa.
Si affronterà in particolare l’argomento della potenziale decettività e descrittività nella scelta del marchio da adottare per evitare possibili rifiuti alla registrazione da parte degli Uffici competenti.
Il tempo non può portare all’approfondimento, ma si riferirà per cenni intorno alla registrabilità dell’etichetta, con una riflessione sulla convenienza della registrazione del solo business name; e ancora, si affronterà la disciplina sul marchio collettivo, modificata alla luce della recente riforma al Codice di Proprietà Industriale del 2019 e introduzione nell’ordinamento italiano del marchio di certificazione: si affronteranno nello specifico le differenze tra i due istituti per facilitarne la scelta e verranno analizzate le nuove agevolazioni finanziarie accordate ai titolari dei marchi collettivi e di certificazione.
Per quanto il tempo a disposizione sarà limitato, la relazione della dottoressaValentina Ghelardiciintrodurrà all’istituto del design con specifico riferimento alla forma della bottiglia di olio e relativi requisiti di registrabilità; si evidenzieranno le differenze normative e di tutela tra design e marchio di forma, con riflessioni sulla convenienza nella scelta dell’uno e dell’altro.
E poi, cenni al tema della contraffazione e della concorrenza sleale con analisi di casi concreti connessi al settore dell’olio; riflessioni sul recente potenziamento dell’utilizzo degli strumenti della mediazione e dell’arbitrato per la risoluzione delle controversie in proprietà industriale e intellettuale.
Tali temi saranno solo accennati, non si tratta di un seminario, ma se i lettori di Olio Officina lo vorranno si potranno organizzare in altra sede e in un periodo da definirsi, approfondimenti tematici, con chiarimenti ed esempi pratici.
Valentina Ghelardi, giovanissima, 30 anni, è cnsulente in Proprietà Industriale, iscritta all’albo, con esperienza nel campo della Proprietà Industriale sin dal conseguimento, nel 2014, della Laurea Magistrale in Giurisprudenza cum laude. Dopo aver lavorato per rinomati Studi del settore della Proprietà Industriale, è approdata in Markinvenio come Consulente Marchi e Design, occupandosi, data la sua esperienza pregressa anche in studi legali, sia di pratiche stragiudiziali che di pratiche giudiziali. Da poco ha anche conseguito la qualifica di Mediatore Civile e Commerciale, con focus specifico nel settore della Proprietà Industriale.
In apertura, particolare di una illustrazione di Angelo Ruta reaizzata per il breve volume Il racconto dell’olio, di Luigi Caricato, per le edizioni dell’Unione europea
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