Il Museo della latta d’olio
Tutto ha avuto inizio nel 2006, nell’entroterra di Imperia, a Chiusanico, all'interno di un frantoio del XVII secolo. Ora la collezione comprende un totale di ben sei mila imballi. Non si tratta di una collezione a caso, ma della raccolta dei primi cliché utilizzati per la tiratura dell'intera produzione delle bande stagnate litografate per l’industria esportatrice italiana. A Olio Officina Festival 2019, il 31 gennaio, la presentazione di un libro dedicato
Sono sempre stata attratta, fin da bambina, dai colori e dalle immagini delle scatole in latta e questa passione ha accompagnato tutta la mia vita. Poi, dopo l’incontro con mio marito Riccardo Guatelli, erede di una delle storiche aziende produttrici di latte d’olio di Imperia, questo interesse è andato aumentando. È per questa ragione che abbiamo deciso di realizzare, nel 2006, nell’entroterra di Imperia, all’interno di un frantoio del XVII secolo il Museo della latta d’olio.
Nella nostra avventura siamo stati affiancati da molti amici che hanno voluto condividere con noi questa passione: gli eredi della famiglia Renzetti, che ci hanno donato un buon numero di pezzi, la dottoressa Daniela Lauria che, coadiuvata da Antonella Tallone, ha studiato e catalogato la collezione che attualmente consta di ben sei mila imballi.
Il prestigio della nostra raccolta sta nel fatto che si tratta dei primi cliché che dovevano servire come riferimento per la tiratura dell’intera produzione che costituiscono una chiara testimonianza di come, a cavallo tra Ottocento e Novecento, in Liguria, in particolare nella città di Imperia, a seguito dell’incremento della produzione dell’olio di oliva, sorsero stabilimenti che fornivano imballaggi in banda stagnata litografata per l’industria esportatrice italiana.
Le lattine di olio erano destinate sia alle famiglie, ma soprattutto agli emigrati, i quali, giunti nel nuovo paese, richiedevano questo fondamentale ingrediente della cucina italiana. Nostalgici della patria, non si accontentavano della solita latta, la volevano bella e decorata con i simboli dell’Italia.
Anche il famoso regista premio oscar Francis Ford Coppola, grande appassionato di storia dell’emigrazione italiana, venuto a conoscenza della nostra collezione, ne ha voluto alcuni pezzi che ha collocato in California presso la sua tenuta di Napa Valley e ogni anno sono visitati e apprezzati da moltissime persone.
Pertanto mi sento di affermare con grande orgoglio che la nostra collezione aggiunge un originale ma importante tassello nella storia dell’emigrazione italiana nel mondo.
L’appuntamento del 31 gennaio 2019 a Olio Officina Festival, presso la sala Leonardo
OOF L’OLIO IMMAGINARIO, L’OLIO IMMAGINATO
L’olio in latta
Dario Cimorelli, ad di Silvana Editoriale; Manuela Guatelli, Museo Guatelli; Daniela Lauria, Museo Guatelli
La Collezione Storica di Lattine per Olio diventa un libro per i tipi di Silvana Editoriale. Si tratta di una raccolta unica al mondo, dove sono riunite oltre sei mila contenitori per l’olio realizzati tra la fine Ottocento e prima metà del Novecento da importanti designers per esportare il prezioso ingrediente alle comunità di emigrati Italiani. Ogni lattina costituisce una vera opera d’arte e mostrava un pezzo di storia dell’Italia di cui andare fieri nel mondo: dalla lirica alla politica, dai santi ai grandi personaggi della storia…
La foto sono state gentilmente concesse dall’Associazione Culturale Guatelli
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