Olio Officina Festival

La filatelia a OOF 2019

Come è ormai consuetudine, l’appuntamento con Olio Officina Festival porta sempre con sé delle belle novità per gli appassionati collezionisti. Così, a ogni edizione siamo sempre pronti a inventarci qualcosa. I due annulli filatelici del 2019, i cui bozzetti sono stati realizzati da Giulia Serafin, sono dedicati il primo all’invenzione della cattedra ambulante, il secondo alla prima operazione promozionale della storia: il cofanetto degli oli in omaggio a Caterina II, l’imperatrice di tutte le Russie

Maria Carla Squeo

La filatelia a OOF 2019

Per quanti hanno avuto modo di visitare le precedenti edizioni di Olio Officina Festival, entrando nel chiostro di Palazzo delle Stelline a Milano, non appena si svolta sulla sinistra si trova subito lo spazio riservato a Poste italiane, con gli annulli filatelici che Luigi Caricato, il direttore di Olio Officina Festival, ogni anno si impegna a ideare sempre nuovi temi da lanciare.

“Per la ottava edizione di Olio Officina Festival, in programma a Milano presso il Palazzo delle Stelline, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2019, abbiamo pensato di rinnovare la nostra collaborazione con Poste Italiane, attraverso due annulli filatelici che coincidono con il tema portante di questa nuova edizione: Nostra Signora Pubblicità”. Ad annunciarlo è appunto Caricato, che si interrogherà, insieme con i tanti relatori che si alterneranno nelle sale del Palazzo delle Stelline, su come si impegna a comunicare oggi il comparto oleario, in che modo l’olio viene presentato ai consumatori.

“In passato – ha dichiarato Luigi Caricato – abbiamo avuto l’esempio vincente delle cattedre ambulanti, uno strumento operativo che ha reso un encomiabile servizio di formazione itinerante per gli agricoltori; e sempre guardando al passato, altro grande esempio è stata l’opera del grande oleologo ante litteram, il salentino Giovanni Presta, il quale scrisse un libro consegnato ormai alla storia, dedicato all’Imperatrice di tutte le Russie, Caterina II, un volume sostenuto da una brillante idea, visto che è stato accompagnato da un cofanetto costituito da ben trenta boccette d’olio da degustare. La comunicazione – ha affermato Caricato, colui che ha coniato neologismi come oleologo e olivagione – è fondamentale. Con questi due annulli filatelici abbiamo inteso onorare la memoria di due grandi progetti che hanno reso migliore e unica, agli occhi del mondo, l’Italia olivicola e olearia”.

Le illustrazioni presenti nei due annulli filatelici sono state realizzate dalla giovane designer e illustratrice Giulia Serafin (Padova, 1992), che da tempo collabora attivamente con la casa editrice Olio Officina. Ma ecco i due annulli nel dettaglio.

LA CATTEDRA AMBULANTE

L’omaggio al sapere agricolo diffuso

In passato giravano per le campagne italiane un gran numero di qualificati esperti agricoli, tecnici competenti con solidi studi sulle spalle, che entravano in contatto con la popolazione contadina, per insegnare loro le nuove tecniche di coltivazione, in modo che riuscissero a migliorare sempre più le loro colture, traendo maggior frutto dal proprio lavoro e, di conseguenza, anche un maggior profitto. Tali “cattedre ambulanti” servivano per colmare le lacune scolastiche e formative, in tempi in cui i contadini non andavano a scuola o si fermavano alle prime classi elementari. In tal modo, i divulgatori agricoli permisero all’Italia contadina di compiere enormi passi in avanti, migliorando sensibilmente l’agricoltura, e, tra i tanti settori, anche quello olivicolo ne fu particolarmente avvantaggiato.

IL COFANETTO DEGLI OLI

L’omaggio di Giovanni Presta a Caterina II

Il medico Giovanni Presta (Gallipoli, 1720-1797) è considerato tra i massimi studiosi della sua epoca, riguardo alle tecniche di coltivazione dell’olivo e di produzione dell’olio, ai cui studi applicò con grande acume il cosiddetto “principio della sperimentazione”. Tra i vari volumi pubblicati, il trattato Memoria su i saggi diversi di olio e su della ragia di ulivo della penisola salentina (1786),gli conferì gli onori della ribalta e il prestigio internazionale.

Illuminante, in particolare, la sua intuizione di omaggiare Caterina II, l’imperatrice di tutte le Russie, di una copia del libro, unitamente a un cofanetto in legno d’olivo contenente un campionario dei più rappresentativi oli italiani. Giovanni Presta ha avuto la capacità di interpretare la complessa e variegata natura degli oli ricavati dalle olive, riuscendo a raccontarli con una visione moderna. Nel libro donato a Caterina II vi è la descrizione dei profili sensoriali di ciascun olio in base alla varietà di olive da cui erano stati estratti. Nel cofanetto in legno d’ulivo trovarono pertanto collocazione una serie di boccette di oli da olive, che comportarono la prima forma moderna di comunicazione, informazione e pubblicità degli oli.

“Memoria sui saggi diversi di olio e sulla ragia di ulivo della penisola Salentina” presentata insieme con i trenta campioni di olio a Sua Maestà Imperiale Caterina II delle Russie, 1786.

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