Palmares Edizione 2014

Barjol Jean-Louis

Motivazione del Premio Olio Officina: “Il prezioso apporto del direttore esecutivo del Consiglio Oleicolo Internazionale – un’organizzazione intergovernativa che riunisce produttori, consumatori e operatori del settore oli da olive e olive da tavola – ha sensibilmente contribuito ad aprire nuove vie di accesso, coinvolgendo mercati e consumatori un tempo estranei alla civiltà degli oli ricavati dai frutti dell’olivo. La professionale competenza con cui ha intrapreso il suo incarico, ha rafforzato l’immagine e il buon nome di tale struttura, rendendola luogo d’incontro privilegiato e autorevole”.


Piluso Ornella

Motivazione del Premio Olio Officina: “Il suo impegno è totale, la dedizione e la cura con cui si occupa d’arte lo sono altrettanto. Il prezioso contributo di idee ed energie positive che apporta ogni giorno, a beneficio dell’arte e del mondo dell’alimentazione, la rende protagonista della scena. Sia in prima persona, da artista, conosciuta e apprezzata con il nome di topylabrys, sia come anima pulsante e propulsiva dell’associazione “Arte da mangiare mangiare Arte”. Il mondo del cibo e dell’olio ne guadagnano, arricchendosi di una visione non confinata solo a quel che appare”.


Leemann Pietro

Motivazione del Premio Olio Officina: “In un periodo storico in cui gli chef sono i nuovi “eroi” contemporanei, c’è chi si propone con uno stile diverso e rifugge l’apparenza, puntando sulla sostanza e sulla qualità del comunicare e del “fare” e “concepire” una sana e gustosa cucina. Per Leemann l’alimentazione deve essere “amica del pianeta e di tutti gli esseri”. Nel 2014 festeggia i venticinque anni del ristorante “Joia”, all’insegna di una cultura vegetariana che non può prescindere dall’olio da olive. Il progetto “Joia” equivale a un’attenzione quotidiana e privilegiata, perfino spirituale, verso tutti gli ingredienti, scelti con cura e avendo pieno rispetto di chi li produce”.


Marini Valerio

Motivazione del Premio Olio Officina: “Anche in punta di matita si può contribuire a “fare” cultura, come nel caso del vignettista Valerio Marini. Il suo esordio con l’olio è avvenuto nel 2009, e da allora è stato tutto un susseguirsi di attenzioni. Con l’ironia, prima di tutto, ma poi anche con tanta spensieratezza. Le sue illustrazioni hanno di fatto rivoluzionato la comunicazione dell’olio, svecchiandola e ripulendola da abusati clichés tradizionali, contribuendo così a raccontare un alimento fino a ieri poco narrato, o comunque mal raccontato”.


Milano

23 - 25 Gennaio 2014

3a Edizione

  • il festival

Iscriviti alle
newsletter