Accessibilità

Olio in cattedra

Nato per promuovere la cultura dell’olio, il progetto a cura dell’associazione Città dell’olio sta ottenendo ottimi riscontri. È strutturato per coinvolgere bambini e ragazzi e si declina in modo diverso a seconda dell’età degli alunni a cui si rivolge, partendo dalle scuole elementari fino alle superiori. Tutti gli studenti, in particolare quelli degli istituti agrari, sono chiamati a progettare percorsi volti a migliorare il patrimonio olivicolo da parte delle persone con disabilità attraverso la creazione di itinerari che siano fruibili dal maggior numero di persone possibili

Anna Gioria


Ragionando intorno al concetto di disabilità

"Se la maggior parte della gente usasse sedie a rotelle, continueremmo ugualmente a costruire scale invece che rampe d'accesso?". In diversi lavori, la filosofa Martha C. Nussbaum ha analizzato in termini normativi la situazione delle persone affette da disabilità, e da numerose premesse trae la conseguenza che, se un individuo non è in grado di esercitare delle attività nei modi più comuni a causa di una menomazione, la società ha un insieme di ragioni per (ri)organizzare il proprio funzionamento

Alfonso Pascale


Anche nel settore olivicolo la parola chiave deve essere accessibilità

C’è bisogno di cambiare prospettiva e guardare a qualsiasi forma di diversità in un altro modo. Non sappiamo ancora quale sia quello migliore, o se vogliamo il più corretto: è difficile delinearlo tante sono le singole situazioni che danno forma alla nostra società. Però, per cominciare, serve parlarne. E poi agire, e nessuna realtà, aziendale o meno, può essere esclusa da questo necessario processo. Le riflessioni di Anna GioriaSerena Mela e Alfonso Pascale

Chiara Di Modugno


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