ambiente

Cosa significa (e cosa comporta) celebrare la Giornata della Terra

Cinquantaquattro anni fa, venti milioni di americani scesero in piazza in difesa dell’ambiente. Da allora ogni 22 di aprile tutto il mondo festeggia una ricorrenza che è un omaggio al nostro pianeta. Così, intorno ai problemi ambientali inizia a prendere forma una consapevolezza individuale e collettiva che si trasforma in nuove sensibilità, in nuovi stili di vita, in nuovi comportamenti. Una nuova agricoltura silenziosamente introduce un correttivo di civiltà. In una globalizzazione che pare aver smarrito il senso del luogo, riemerge un’agricoltura di servizi che pochi riescono a scorgere e a valutare nel suo significato più autentico

Alfonso Pascale


Adattarsi al clima che sta mutando è una convenienza

Alla COP28 sulla questione fonti fossili è stato trovato un compromesso tra chi voleva una menzione esplicita all’abbandono e chi si opponeva: l’espressione “transitioning away”. In Italia, un mix di impianti eolici e fotovoltaici ci porterà senz’altro nella direzione giusta senza deturpare il paesaggio. L’Unione Europea e i suoi Stati membri, intanto, devono tener presente che gli approcci ai cambiamenti climatici sono due, complementari tra loro: la mitigazione e l’adattamento

Alfonso Pascale


La strategia comune dell’Europa meridionale in risposta all’attuale crisi agroalimentare

Davanti a un quadro così complesso, così difficile, i Paesi devono ragionare come Unione europea e non più come singoli stati, perché è solo attraverso un’ottica condivisa che si potranno fronteggiare i gravi danni derivanti dal conflitto russo-ucraino. Questo è l’invito che il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha rivolto a Spagna, Portogallo e Grecia nel corso della riunione da lui promossa, senza tralasciare altri aspetti di primaria importanza quali assicurare la produzione di cibo per una popolazione in costante crescita impattando il meno possibile sull’ambiente

Olio Officina


Il paradosso del progresso. Quando l’inquinamento mette in gioco il futuro dell’umanità

Negli ultimi duecento anni, con velocità esponenzialmente crescente abbiamo modificato in modo quasi irreversibile il pianeta, inquinandone aria, acqua e suolo. Per non parlare dell’inquinamento elettromagnetico, di cui non si conoscono bene gli effetti dannosi. Si è poco consapevoli del fatto che attraverso i polmoni, la pelle e il cibo entrano nel corpo le sostanze più disparate. Notevole pure l’impatto dei farmaci immessi nell’ambiente attraverso urine e feci: antibiotici, ansiolitici, antidepressivi, antineoplastici e sostanze ormonali. Figurarsi poi gli effetti di oppioidi e cocaina

Renzo Ceccacci


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