Amalberga, nel Nord del Salento
L’originale Ottavianello, vitigno a bacca nera dalle nobili radici francesi, primeggia nella Doc Ostuni, l’unica denominazione italiana a prevedere questa varietà
Antonello Maietta
L’originale Ottavianello, vitigno a bacca nera dalle nobili radici francesi, primeggia nella Doc Ostuni, l’unica denominazione italiana a prevedere questa varietà
L’insolito blend paritario di Grechetto e Viognier, suggerito da Alberico Boncompagni Ludovisi a un giovane Alessandrojacopo, dà vita allo splendido Fiorano Bianco, vino di grande caratura sulla cresta dell’onda da un quarto di secolo
Anticamente di proprietà della curia di Luni, il vigneto possiede la rara particolarità di essere completamente cinto da mura, come un clos di Borgogna. A Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia, il titolare, Roberto Petacchi, ha esordito giovanissimo nel mondo del vino, nel 1993, subentrando alla madre Luciana Giacomelli nella conduzione di una piccola attività agricola fondata molti anni prima dal nonno Pietro
Gavi Ligure, in Piemonte, è rinomato per la coltivazione del Cortese. Così, sotto la lente, c’è la perla di Chiara Soldati, il Gavi dei Gavi per il centenario
È innegabile il successo che il celeberrimo vitigno marchigiano riscontra sui mercati internazionali, grazie alla peculiarità di assicurare al vino eleganza, struttura e longevità, e alla sua versatilità, che lo porta a essere declinato come vino fermo, spumante e passito
Sotto la lente il Buttafuoco Borlano, dedicato al primogenito Manuele, da un uvaggio di Croatina e Barbera, integrato da Uva rara e Vespolina. La vendemmia si protrae per parecchi giorni alla fine di settembre, poiché le uve hanno tempi di maturazione differenti
Un vitigno sardo che rischiava l’estinzione è oggi il portabandiera di Ùsini, nel Sassarese. Siamo al centro dell’areale storico del Coros, nel Logudoro. Le uve provengono da un unico vigneto collinare esposto a sud. L’assaggio è tonico e appagante
Da Leonello Letrari a Lucia, e ora Margherita: la storia di una famiglia intrecciata a quella della spumantistica trentina. Il fondatore intuì le grandi potenzialità dei vigneti e del microclima del Trentino per la produzione di spumanti rifermentati in bottiglia, una tecnica ancora poco esplorata, e creò nel 1964 una realtà dedita esclusivamente al Metodo Classico
Al centro dell’attenzione i muretti a secco a sostegno dei terrazzamenti, ma l’appellativo Maixei indica anche il marchio produttivo lanciato nel 2007. Il vino, primo in Liguria a ottenere la Doc nel 1972, dopo oltre cinquant’anni, si trova oggi in ottima forma e, malgrado l’entità molto limitata della produzione, ha consolidato ulteriormente la sua fama
A distanza di tre decadi, l’unione di Pinot bianco (60%), Friulano (30%) e un tocco di Riesling renano (10%) resiste ancora alle insidie delle mode enologiche, continuando a dar vita, vendemmia dopo vendemmia, a uno dei più grandi vini bianchi italiani
Il vitigno, che prende il nome dal medico e poeta tedesco Justinus Kerner, è un felice incrocio di Schiava grossa e Riesling. Creato nel 1929 in Germania da August Herold, presso l’Istituto di viticoltura di Weinsberg, viene coltivato anche in Austria e Svizzera. Il vino posto sotto la lente fa parte dell’alta gamma Aristos della cooperativa altoatesina
Un nome lungo e articolato, proprio come il suo profilo organolettico, per il Grignolino del Monferrato Casalese della famiglia Accornero, storica realtà piemontese che coltiva la vite sin dalla fine dell’Ottocento, dando risalto ai due grandi vitigni del territorio: Barbera e Grignolino
Campobello di Licata è un piccolo comune della provincia di Agrigento, con una storica tradizione vitivinicola messa a dura prova dall’avvento della fillossera nella seconda metà del XIX secolo. Il progetto della famiglia Bonetta, avviato nei primi anni Duemila, si propone di dare nuova linfa al glorioso passato. […]
Il nome della più grande cantina privata della Valle d’Aosta evoca le creste delle montagne circostanti, ben evidenziate nel logo aziendale. A condurre questa azienda agricola modello sono le figlie di Costantino Charrère, Elena ed Eleonora, coadiuvate da Giulio Corti. Il vino che mettiamo sotto la lente? Un altro cavallo di razza della scuderia: Petite Arvine Fleur
La confezione è elegantissima. L’olio viaggia in una scatola ben congegnata, dove c’è spazio per una bottiglia quadra da 500 ml e un vasettino che ospita i confetti dai colori variegati, tutti volutamente somiglianti alle olive. E’ l’idea geniale del presidente Ais Antonello Maietta e della scrittrice Ilaria Santomanco, neo sposi cultori del buon olio