Associazione Italiana dell’industria olearia

Serve un modello di lavoro digitalizzato per un nuovo settore oleario

I cambiamenti climatici hanno messo in profonda difficoltà l’olivicoltura nazionale e dell’intero Mediterraneo: l’Italia ha perso quasi il 30% della produzione rispetto allo scorso anno. Assitol intende continuare a sostenere le imprese in tutti i modi possibili, afferma il presidente Riccardo Cassetta, ma è indispensabile un cambio di passo che punti alla ricerca, tecnologia e sostenibilità

Olio Officina


Potrebbe non esserci sufficiente olio sugli scaffali

L’Italia ha registrato un pesante calo produttivo, pari al 30% in meno di olio. Questa contrazione record ha generato l’impennata dei costi della materia prima, cui si sono aggiunti i rincari energetici e del confezionamento. Il direttore generale di Assitol, Andrea Carrassi, afferma che «in questi mesi l’olio è divenuto un bene prezioso e il ricorso al sottocosto potrebbe anticiparne l’esaurimento. Ribadiamo l’appello al senso di responsabilità di tutta la filiera affinché sia possibile garantire il prodotto ai consumatori»

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È gran festa per i cinquant’anni di Assitol

Iniziative, ricerche, e un costante impegno: l’Associazione italiana dell’industria olearia celebrerà il suo cinquantesimo compleanno il 21 settembre, a Roma. Per l’occasione, verrà presentata la ricerca Il valore del settore agricolo nelle performance di filiera – i casi degli oli vegetali, cereali e zucchero, a cura di Nomisma, a cui seguirà un’articolata tavola rotonda che vedrà dialogare importanti figure del comparto agroalimentare

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