composti volatili

Ciò che serve è uno strumento chimico che affianchi il panel test

«Considerando tutto il lavoro svolto in ambito scientifico intorno a questa materia, crediamo che ormai i tempi siano maturi per poter arrivare a validare un metodo chimico che vada ad affiancarsi al panel test, non a sostituirlo, ma che possa ritenersi utile quando ci si trova a valutare campioni di extra vergine borderline». Ad affermarlo è Anna Cane, presidente del Gruppo olio di oliva di Assitol, che ha approfondito la tematica dei composti volatili nell’ambito della dodicesima edizione di Olio Officina Festival

Olio Officina


I vantaggi per l’olio con il metodo dei composti volatili

Un metodo chimico strumentale per l’analisi dei composti volatili è un passo da compiere. A Olio Officina Festival è stato un tema molto sentito, portato sul palco da Lanfranco Conte, presidente Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse e docente di Chimica degli Alimenti presso l’Università di Udine. In questa prima parte riportiamo l’intervento del professore con un focus sull’importanza di avere la disponibilità di un metodo chimico strumentale fortemente a sostegno al Panel test

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Quando c’è disaccordo tra i panel di assaggio dell’olio subentra la tecnologia

È stata pubblicata in open access la procedura operativa standard del metodo per la quantificazione dei composti volatili negli oli vergini di oliva. Voluto dal Consiglio oleicolo internazionale e dall’Unione europea, il metodo è stato concepito per supportare il panel test e non per essere in contrapposizione o in alternativa a quest’ultimo. Sono due i rivelatori utilizzati, lo spettrometrico di massa e quello a ionizzazione di fiamma. Ogni buon analista, seguendo nel dettaglio le istruzioni, può applicare il metodo in modo efficace e riproducibile

Tullia Gallina Toschi


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