Dop Veneto

Che prospettive ha l’olivicoltura del nord Italia?

A a Salò, il 2 ottobre, Confagricoltura Brescia e Verona accolgono tutti gli coltivatori di olivi che vogliano impegnarsi nel difendere e tutelare il proprio lavoro in vista della pianificazione del Piano olivicolo nazionale. Sostenere gli areali produttivi collinari e montani è un impegno che non può essere eluso: ci vogliono idee e strategie. Tutti gli olivicoltori sono chiamati a contribuire in prima persona presentando propositi e obiettivi

Olio Officina


Cosa si può dire riguardo all’olivicoltura veneta

Secondo l’analisi del gruppo di ricerca di Veneto Agricoltura il 2024 si può considerare un anno nel complesso positivo, così come si deduce da un dettagliato resoconto, stilato a partire dai rilievi in campo fino al prodotto olio extra vergine di oliva che si ritrova in bottiglia, parte del quale certificato con le attestazioni di origine Dop Garda e Dop Veneto. Adesso, intanto, c’è l’attesa di come si evolverà l’olivagione 2025

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Il rilancio dell’olivicoltura italiana senza trascurare il Nord

Dalla tradizione al futuro, un convegno a Salò il 2 ottobre per dare forza e continuità alle coltivazioni degli olivi in collina. In vista dei lavori di programmazione per il Piano olivicolo nazionale, diventa fondamentale sostenere le produzioni cosiddette “marginali”, per via dei quantitativi di olio prodotto, ma dal grande valore iconico e commerciale per via della qualità degli extra vergini percepita dai consumatori

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