mercato oleario

Il mercato dell’olio? È tutto molto complicato

Confezionatori e raffinatori, nella probabilità che le quotazioni nel prossimo futuro possano essere ancora inferiori, tendono a procrastinare le coperture. Le cooperative e i frantoiani spagnoli tendono invece a smaltire parte delle giacenze per liquidare gli olivicoltori. Nel frattempo, gli stock di olio si riducono e il rischio di rialzi improvvisi non è del tutto escluso. L’andamento del mercato estero coinvolge ovviamente anche gli operatori italiani

Adriano Caramia


Il mercato oleario negli Usa: focus sulle importazioni

I dati del Consiglio Oleicolo Internazionale, Coi, per l’annata 2020/21 hanno registrato un calo del 3% rispetto alla campagna precedente, per un valore pari a 379.539 tonnellate di olio di oliva vergine importato. I Paesi di riferimento per l’acquisto di olio da olive sono Italia, Spagna e Tunisia, dai quali proviene circa il 78.9% delle importazioni totali

Olio Officina


Come si profila la nuova campagna olearia spagnola

I dati suggeriscono stabilità nella produzione e nel mercato. Secondo le valutazioni del ministero agricolo, la produzione di olio da olive si attesterebbe su circa 1,3 milioni di tonnellate per l’olivagione 2021-2022. Il risultato lo si ritiene coerente con la media delle ultime quattro stagioni. Sul fronte della produzione delle olive da tavola si registra un incremento rispetto agli anni passati. Quanto agli andamenti del mercato, spicca la ripresa interna, con un totale di 551 mila tonnellate, che ha raggiunto il valore più alto delle ultime otto stagioni. Le esportazioni, con 1.084.000 tonnellate, hanno superato la media del +9%, anche se sono state leggermente al di sotto (-3%) della stagione precedente

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