Panel test

C’è una lunga lista che riporta tutti i panel nazionali di assaggio dell’olio 

Gli oli vergini ed extra vergini di oliva, si sa, sono soggetti al giudizio del panel test. È una discriminante merceologica che riguarda, tra tutti gli alimenti in commercio, solo gli oli ricavati dalle olive. Un olio che non supera il test sensoriale può essere infatti bocciato dai giudici che fanno parte di un panel di assaggio. Il loro riconoscimento spetta al Ministero dell’agricoltura. Vi sono due categorie di panel: quelli ufficiali e quelli professionali, entrambi composti da un gruppo di esperti assaggiatori e da un capo panel. È alquanto vivo oggi il dibattito sulla attendibilità del giudizio. Si fa largo l’ipotesi di affiancare al panel un metodo che non preveda l’intervento dei sensi umani

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I vantaggi per l’olio con il metodo dei composti volatili

Un metodo chimico strumentale per l’analisi dei composti volatili è un passo da compiere. A Olio Officina Festival è stato un tema molto sentito, portato sul palco da Lanfranco Conte, presidente Società Italiana per lo Studio delle Sostanze Grasse e docente di Chimica degli Alimenti presso l’Università di Udine. In questa prima parte riportiamo l’intervento del professore con un focus sull’importanza di avere la disponibilità di un metodo chimico strumentale fortemente a sostegno al Panel test

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Quando c’è disaccordo tra i panel di assaggio dell’olio subentra la tecnologia

È stata pubblicata in open access la procedura operativa standard del metodo per la quantificazione dei composti volatili negli oli vergini di oliva. Voluto dal Consiglio oleicolo internazionale e dall’Unione europea, il metodo è stato concepito per supportare il panel test e non per essere in contrapposizione o in alternativa a quest’ultimo. Sono due i rivelatori utilizzati, lo spettrometrico di massa e quello a ionizzazione di fiamma. Ogni buon analista, seguendo nel dettaglio le istruzioni, può applicare il metodo in modo efficace e riproducibile

Tullia Gallina Toschi


Si riaffaccia il tema dell’alta qualità degli extra vergini. Fronte comune sul panel test

Il comparto olio da olive si interroga sul proprio futuro e il Ceq, il Consorzio di garanzia dell’olio extra vergine di oliva di qualità, lo fa a partire dal prodotto, invocando un adeguamento della classificazione merceologica, ormai datata, e auspicando un nuovo lessico, attraverso cui valorizzare gli elementi di pregio e costruire valore da comunicare in modo efficace al consumatore

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Volete conoscere i panel di assaggiatori dell’olio? Eccoli. Sono tanti

Sono quelli che secondo il Ministero delle Politiche agricole sono deputati, in quanto competenti, all’accertamento delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini ai sensi del celeberrimo regolamento comunitario 2568/91. E voi cosa ne pensate del panel test? E che idea vi siete fatta quando un panel entra in crisi o in contraddizione con il responso di altri gruppi panel? Perché, sì, si verificano di frequente i casi di difficile interpretazione. Conoscete gli errori dei panelisti?

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È dura battaglia sul fronte, sempre caldo, del settore oleario

Codacons presenta un esposto per “turbativa del mercato e sfruttamento di interessi privati mediante atti di concorrenza sleale”. Lo scontro si sta facendo duro e non si placano gli effetti della bomba innescata di recente da una rivista la cui mission si fonda proprio sui test comparativi. Per arginare una pratica ritenuta poco trasparente, è stato siglato un accordo con il Ministero delle Politiche agricole

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