Cosa ci guadagniamo a leggere (o rileggere) Socrate nell’era dei social?
Non quello di Platone, ma quello di Senofonte, dove l’interrogante, nel momento in cui interroga l’interlocutore, si auto-interroga. Per il colosso del pensiero universale l’interlocutore non è un avversario. La sua lezione diventa il rimedio più efficace, e l’anticorpo decisivo, contro la malattia dell’infallibilismo