Taggiasca

A Meditaggiasca si celebra una cultivar per il suo alto valore identitario

Tutti, compresi i non addetti ai lavori, sono al corrente del fatto che esista in Italia un germoplasma olivicolo ricco e composito. Sono oltre cinquecento le varietà di olive presenti nel nostro Paese. Non tutte però diventano cultivar iconiche, come lo è appunto la celeberrima oliva ligure. A Taggia, cittadina da cui deriva il nome dell’oliva Taggiasca, c’è piena consapevolezza di tale privilegio. Per questo non si può mancare a un evento in programma sabato 11 e domenica 12 maggio

Olio Officina


L’importante segno di svolta con il conferimento del marchio Igp alla Taggiasca

Una notizia attesa per quasi vent’anni. L’approvazione da parte del Ministero dell’Agricoltura si traduce in un traguardo storico che già in questo periodo transitorio permetterà di distinguere la produzione ligure dalle altre. L’Indicazione geografica protetta è anche il frutto del lavoro delle aziende che da sempre si impegnano nel prodotto tracciato e di qualità

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Il Ponente ligure in due elementi iconici: olive Taggiasca e lavanda

Sarà Alessandro Giacobbe - ricercatore, studioso e formatore - a illustrare le peculiarità di questi due prodotti, fortemente identitari del territorio, attraverso le due recenti pubblicazioni La Lavanda in Provincia di Imperia – Storia di una EssenzaStoria della Taggiasca – L’olivicoltura eroica ligure e l’identità di un territorio a partire da un’oliva, di cui è coautore Roberto De Andreis, per le edizioni Olio Officina. L’evento si svolgerà nell’ambito della rassegna “Seconda stella a destra… Libriamoci tra sapori e profumi di Perinaldo”, nella Sala Consiliare del comune

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Le Olive Taggiasche liguri Igp entrano in Gazzetta ufficiale

È una attestazione di origine attesa da tempo. Attraverso lo strumento della Igp si punta a valorizzare, ma soprattutto a tutelare, la cultivar simbolo della Liguria. Il successo dell’oliva Taggiasca è d’altra parte riconosciuto in termini universali. In tanti al di fuori della regione e dell’Italia hanno pensato bene di sfruttarne commercialmente la notorietà piantando migliaia e migliaia di alberi. Per quanto si sia cercato, e si cerchi tuttora, di ricavare quante più piante possibili da moltiplicare e diffondere, questa varietà resta strettamente connessa al suo territorio di elezione, dove esprime tutta la sua unicità. La domanda di registrazione rappresenta oggi un passo significativo e determinante

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Quante cose da dire e da scoprire sull’oliva Taggiasca

Storia della Taggiasca. L’olivicoltura eroica ligure e l’identità di un territorio a partire da un’oliva è uno degli ultimi volumi editi da Olio Officina con protagonista indiscussa la celebre cultivar a duplice attitudine simbolo della Liguria e del suo popolo, di cui sono autori Roberto De Andreis e Alessandro Giacobbe. Alla presenza di quest’ultimo, venerdì 19 maggio si terrà la presentazione del libro presso il Palazzo comunale di Pontedassio, in provincia di Imperia

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Quando l’olio ci emoziona, solo allora è “Musicale” 

Saggio Assaggio. L’extra vergine della famiglia Mela di Imperia era stato lanciato per festeggiare i settant’anni del festival della musica italiana, resta un olio in edizione limitata del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, molto apprezzato per la delicatezza e finezza della varietà di olive da cui viene estratto: la celebre, e tanto celebrata, cultivar Taggiasca di Liguria

Alessia Cipolla


Nuovi scenari per la produzione e commercializzazione della Taggiasca in salamoia

Verranno presentatati a Imperia giovedì 16 febbraio i risultati finali delle sperimentazioni del progetto di cooperazione Csot, Nuove strategie di trasformazione e conservazione degli standard qualitativi nell’oliva Taggiasca in salamoia. Le tecniche proposte nell’ambito del progetto mirano a contenere e a risolvere il grave problema della comparsa del biofilm microbico sulle salamoie delle olive da mensa, microrganismi indesiderati responsabili di gravi alterazioni fisiche e sensoriali del prodotto

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Avete mai assaggiato il cioccolato con le olive?

Tre varianti di cioccolato – fondente, al latte, bianco – sposano la sapidità dell’oliva Taggiasca: si tratta della golosissima novità della storica azienda ligure Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, da sempre aperta alla ricerca di nuovi prodotti e iniziative con chef e realtà internazionali. In occasione della festa di Sant’Agata, la famiglia Mela propone una tavoletta limited edition di cioccolato al pistacchio con olive essiccate, dove ogni astuccio è accompagnato da preziose cartoline firmate dall’artista Gianluca Biscalchin

Olio Officina


C’è un nuovo modo di raccontare la Taggiasca

Altre Storie. La novità arriva dalle sorelle Mela del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, che con la loro indole della sperimentazione colmano una lacuna del mondo oleario. Si tratta di qualcosa di insolito, che non avete ancora conosciuto: Cioccolato, Torrone e Amaretto “Taggiasco”. I tradizionali sapori dolciari italiani si sposano così con questa cultivar simbolo della Liguria, sia in versione candita sia essiccata

Luigi Caricato


Con l’olio dell’olivagione 2022 torna sulla scena Olioliva a Imperia

Un ricco programma per un fine settimana di festa a Imperia. I frantoi sono in piena attività e la celebre manifestazione ligure prende il via venerdì 4 con una nutrita serie di appuntamenti fino a domenica 6 novembre. Il primo giorno la presentazione del volume Storia della Taggiasca, di cui sono autori Roberto De Andreis e Alessandro Giacobbe per le edizioni Olio Officina

Olio Officina


Oliva Taggiasca ligure: partiamo da qui

Da cosa, vi starete forse chiedendo. Da un libro, in particolare dall’ultima edizione di Olio Officina Storia della Taggiasca. L’olivicoltura eroica ligure e l’identità di un territorio a partire da un’oliva. Il volume, i cui autori sono Roberto De Andreis e Alessandro Giacobbe, vuole accompagnare il lettore a comprendere cosa rappresenti a fondo questo comparto, per le persone e per un luogo, in ogni sua caratteristica e peculiarità

Chiara Di Modugno


Siete a conoscenza del biofilm microbico sulle salamoie delle olive da mensa?

Con termini così tecnici forse non vi ci raccapezzate. Possiamo ben immaginarlo. Ma cosa succede se nelle salamoie con le olive si innescano fermentazioni spontanee? Semplice, viene favorita la crescita di lieviti filmogeni e muffe dannose, responsabili di alterazioni come il rammollimento della polpa delle olive e la comparsa di gusti sgradevoli. Per saperne di più, non mancate all’appuntamento web venerdì 29 gennaio, in live streaming dalla Liguria, su Facebook e Youtube

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