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Come è andata l’olivagione 2024 in Val d’Orcia

Il racconto di Loredana Nunzella, del Podere Forte. La buona disponibilità idrica invernale e primaverile ha favorito un rigoglioso e anticipato sviluppo delle piante. Suolo, altitudine ed esposizione hanno giocato un ruolo fondamentale. La raccolta è avvenuta a inizio invaiatura, a partire dai primi giorni di ottobre. L’olio? Si può assegnare la parola finezza, per un'annata che si è conclusa positivamente

Olio Officina


L’olio di Seggiano Dop tra le eccellenze di BuyFood Toscana

Si è svolta lo scorso ottobre la quinta edizione di una delle più importanti manifestazioni per il settore agroalimentare della regione. A Palazzo Affari, a Firenze, quasi settanta produttori certificati Dop, Igp, Pat, hanno incontrato numerosi buyer provenienti da tutto il mondo per intraprendere accordi commerciali e diffondere così sapori tradizionali ma anche innovativi, a partire da nuovi packaging sostenibili e attenti all’ambiente

Marcello Ortenzi


Un momento di svolta per i frantoi oleari in Toscana

Dall’importo totale di oltre otto milioni di euro, il bando per l’ammodernamento o il rinnovo totale dei frantoi favorirà il miglioramento della qualità degli extra vergini e un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo – olearia. Per l’assessore regionale all’agroalimentare, Stefania Saccardi, l’intervento è uno dei più rilevanti degli ultimi vent’anni

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La Toscana scommette sul turismo dell’olio

Quella di quest’anno è senz’altro una olivagione difficile, dove il clima e problemi di origine fitosanitaria hanno contribuito alla bassa resa della produzione. Per l’assessore regionale all’agroalimentare, Stefania Saccardi, è cruciale rilanciare e spingere sul valore di tale alimento. Così, Toscana Promozione turistica e l’associazione Città dell’olio si uniscono per promuovere l’oleoturismo e rilanciare una cultura di consumo consapevole di un prodotto che rappresenta stili di vita e paesaggi

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Salvaguardare gli olivi è sinonimo di benessere del paesaggio

Inizialmente di trecento, la giunta regionale toscana ha innalzato a quattrocento a ettaro il limite di piante per poter accedere ai contributi previsti per chi aderisce al cosiddetto ecoschema “Salvaguardia olivi di valore paesaggistico” previsto dalla nuova Pac. Come spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, questi oliveti «hanno un alto valore, non solo paesaggistico. Servono a prevenire l’erosione del terreno, a controllare l’azione battente e disgregatrice della pioggia»

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Il nuovo frantoio di Buonamici è sinonimo di aggregazione e giovialità

Innovativo, sostenibile, all’avanguardia. I nuovi aspetti tecnologici permettono di innalzare ulteriormente la qualità dell’extra vergine della storica società agricola toscana, ma non solo. Il frantoio è pronto a ospitare degustazioni, visite, eventi e matrimoni in un ambiente unico e particolare, costituendo così un luogo in cui il visitatore potrà intraprendere percorsi esperienziali per scoprire l’olio Igp biologico Toscano e tutte le sue caratteristiche

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Destinati 1.2 milioni per un comparto olivicolo toscano più avanzato 

Le Organizzazioni di produttori olivicole toscane potranno destinare tali risorse, rientranti nell’ambito della misura prevista dalla nuova Pac, a investimenti mirati all’innovazione, alla qualità, alla ricerca per rendere il settore maggiormente competitivo sui mercati nazionali e internazionali. Come afferma Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione, è importante che le aziende colgano ogni opportunità che permetta di migliorare tutti gli aspetti produttivi

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Un nuovo modo per tutelare l’acquisto dell’olio Evo e produzioni Dop Igp  

Cittadine e cittadini potranno aumentare la propria consapevolezza sulle produzioni toscane di qualità attraverso la scannerizzazione di un QRcode, il quale permetterà la visione di tre video che raccontano i disciplinari di produzione, e navigando sul nuovo sito Info consumo Toscana. La raccolta dei filmati coprirà tutti e trentuno i prodotti con attestazione di origine, partendo dall’olio extra vergine di oliva Seggiano Dop, finocchiona Igp e fagiolo di Sorana Igp. Il progetto rientra nel protocollo Osservaprezzi sottoscritto a giugno tra Regione, organizzazioni agricole e dei consumatori

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Ecco com’è andata l’olivagione 2022 in Toscana

Un’annata in linea con quella precedente ha restituito circa cinquecento tonnellate di olio per le Dop e Igp. Di quest’ultima, la regione ne detiene il primo posto in classifica per un valore al consumo pari a 46 milioni di euro. Nonostante le temperature critiche della scorsa estate, con relative difficoltà incontrate dagli olivicoltori, la qualità degli extra vergini sarà molto buona, così come la produzione saprà reggere, anche quest’anno, in termini di fabbisogno. Ad affermarlo è Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione

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In Toscana si celebra l’olio e l’identità di un territorio

A partire dal 29 ottobre fino al 1° novembre, si terrà la quarantanovesima edizione della Rassegna dell’olio extra vergine di oliva, una delle principali feste per raccontare e valorizzare il prodotto di eccellenza della regione. E sarà proprio Reggello a trasformarsi nella capitale dell’olio Evo, in un ricco programma con degustazioni, visite nei frantoi ed eventi culturali

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C’è speranza per l’olio d’alta quota. In Toscana in arrivo cinque milioni di euro

Le attività collocate in determinate zone, tendenzialmente periferiche e disagiate, stanno risentendo sempre più dello spopolamento e di altri fattori cruciali. Il bando “Custodi della Montagna” si pone l’obiettivo di sostenere il rilancio di tutte le attività agricole da un punto di vista economico, come pure sociale e ambientale. L’iniziativa è promossa dall’assessore all’economia Leonardo Marras. I destinatari del progetto potranno presentare domanda fino all’11 novembre

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Nuovi orizzonti e opportunità per un’agricoltura che guardi all’inclusione

È stata recentemente approvata in Toscana la proposta di legge per regolamentare il sistema legato all’agricoltura sociale. È un passo decisivo, in quanto comporterà l’avvio di un progressivo processo di innovazione e una visione condivisa da più attori possibili. I soggetti più fragili potranno così trovare nel settore agricolo un concreto e importante aiuto

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