Turismo dell’Olio

Non basta dire turismo dell’olio, occorre saperlo fare

Servono testimonianze e idee, servono esempi concreti. Noi ne abbiamo individuati alcuni. Dagli Stati Uniti, con Nicholas Coleman, alla Spagna, con Nieves Ortega, fino alla Grecia, con Georgios Karabatos, ideatore del progetto “rotte dell’olivo”. E poi c’è l’Italia, che non può certo deludere le aspettative, e così a Olio Officina Festival se ne parlerà con, tra gli altri, Chiara Agostinelli

Maria Carla Squeo


Il turismo dell’olio è una grande sfida

Prima di intraprendere un’attività turistica bisogna formare gli operatori. L’accoglienza non si può improvvisare, ma servono standard qualitativi alti, ai quali anche il territorio deve, a vario titolo, contribuire. Per queste ragioni non si può ridurre il concetto di oleoturismo a una visita degli oliveti e dei frantoi, o a una semplice degustazione di olio: occorre pensare a nuove prospettive e sinergie, avviando una progettualità il più originale possibile

Luigi Caricato


Il turismo dell’olio ha ora il suo punto di riferimento in un consorzio

Chiamateli pure olivicoltori ospitali, se volete. Donne e uomini che si dedicano alla coltivazione degli oli, impegnati a ricavarne olio dalle olive prodotte. L’idea che caratterizza e rende unico tale consorzio è l'aver puntato a valorizzare gli oli attraverso i territori e le imprese effettivamente radicate nei luoghi di produzione. Il punto di forza e di distinzione sono pertanto le attestazioni Dop e Igp, nonché Bio, in quanto sono proprio le certificazioni a premiare l’elemento territorialità

Olio Officina


Dieci scatti di natura morta in Puglia

Il cimitero degli olivi affetti da Xylella fastidiosa sono il segno di una nuova tendenza in atto. Ci si sta organizzando, evidentemente, per il lancio di una formula alternativa al classico turismo che vede al centro il paesaggio. Ora che esiste una legge che favorisce il turismo dell'olio ci si sta attrezzando per promuovere un turismo sepolcrale con il motto "Il funereo che avanza". Noi ironizziamo, certo, ma le foto sono alquanto evocative

Olio Officina


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