AUTORI

Fabio Gabrielli
Laureato in Filosofia, con un dottorato in Antroplogia, dal 2008 è Decano della Facoltà di Scienze umane e Professore ordinario di Antropologia filosofica presso L.U.de.S. Università degli Studi di Lugano. È autore di numerosi saggi e articoli scientifici nel campo dell'antropologia applicata e della filosofia, con attenzione alle questioni biologiche e culturali. Il campo di ricerca è rivolto, in particolare, alle dinamiche biologiche e culturali della coscienza e dei principali disordini psicopatologici (Depressione Maggiore e Disordine Bipolare). È membro del Quantum Paradigm Psychopathology Group (QPP). Attualmente insegna Antropologia filosofica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale ed è Visiting Professor di Introduzione alla filosofia presso l'Università di Jaroslaw, in Polonia.
Gli articoli di Fabio Gabrielli
Il tempo che non c’è
“Trascorriamo la parte vitale del nostro percorso legando il tempo al ricordo” e a quei luoghi, a quei volti e a quelle voci affidiamo l’incarico di essere i nostri rifugi. Ed è così facendo che non permettiamo al futuro di assumere una forma e un’identità perché ancora offuscato da ciò che lo ha preceduto. Il divenire spaventa, l’incertezza di quello che sarà un domani spaventa. Ma questa dimensione è anche quella in cui noi possiamo ancora decidere di cambiare la nostra strada e rimediare a quel tempo che abbiamo perso o che non abbiamo saputo cogliere
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Senza psicopatologia ci sarebbe vita?
La dialettica del negativo che caratterizza la realtà suggerisce che senza alterità, senza opposizione, senza contraddizione, nessun sistema vivente trova uno stato temporaneo di quiete propedeutico ad altre scissioni, opposizioni, riadattamenti. In altri termini, la vita costituisce una comune sostanza espressiva di modi differenti e contradittori, il cui gioco dialettico, come salute e malattia, assicura biodiversità ed equilibrio complessivo, per quanto sempre precario, rimodulabile e aperto
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli, Grazia Gulino
Di libertà vo pensando…
È un concetto che non sempre riusciamo a comprendere nel suo vero senso, un concetto che a volte si tinge di ipocrisia. Invece dovremmo restituire cittadinanza alla libertà del nostro potere creativo, capace di scompaginare e disarticolare i flussi meccanici di un mondo preformato, e per questo inquietante, incapace di vedere che ogni nascita comporta una rinascita, ogni inizio un capovolgimento del mondo precedente
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli, Clara Benfante
Il senso della vita
Ovvero quando la dimensione evolutiva, l’evoluzione di darviniana memoria, si sposta dalla concretezza corporea dell’essere alla dimensione immateriale dell’evoluzione del pensiero. La questione non è da sottovalutare: il cervello è in grado di spostare il pensiero da una dimensione finita per proiettarlo in dimensioni non quantificabili? Possiamo veramente dirci in grado di interpretare il senso della vita?
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Quando Filosofia e Biochimica ragionano sulla “coscienza”
L’anima rimanda al nucleo profondo del nostro essere, alla nostra intimità mai pienamente misurabile, riconducibile a calcolo. La scienza cognitiva e le neuroscienze ci offrono tuttavia rilevanti posizioni teoretiche, ipotesi promettenti, costrutti teorici fecondi proprio sul tema cruciale del rapporto tra mente (anima) e corpo. Ed effettivamente la coscienza è una proprietà biologica emergente del cervello, ma costituisce un hard problemirrisolvibile se ricondotta alle sole spiegazioni neurofisiologiche o funzionaliste
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
J’accuse
Cosa c’è dietro il decadimento culturale degli italiani? La normalità come sottoclasse dell’intelligenza psicopatologica. La vita erotica diventata vita pornografica. Eros che ama la cripta, il sottoscala, il nascondiglio, l’enigma; la pornografia che abita la piazza, la nitida luce del giorno, la scena illuminata, in cui tutto sia presente nella sua interezza, senza spigoli, strappi, resistenze
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Il ruolo degli acidi grassi nelle grandi interrogazioni intorno alla coscienza
Nonostante il ricco ma incompiuto dibattito sul tema - che ha coinvolto le neuroscienze, la biologia evolutiva, le scienze cognitive, la filosofia della mente, la ricerca avanzata nell'Intelligenza Artificiale - la psichiatria è rimasta ai margini. Il ricorso a marcatori biochimici diventa fondamentale. E gli stessi acidi grassi delle piastrine, nell'interpretazione della rete neurale artificiale, nel loro ruolo condizionante la mobilità della membrana, e quindi la modulazione della captazione della serotonina, possono essere estremamente utili nella gestione clinica dei pazienti
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
E se tornasse HAL?
Tutto parte da HAL 9000, il supercomputer di bordo della celebre nave spaziale Discovery. Ricordate il flm di Stanley Kubrick e il libro di Arthur C. Clarke? C'è da osservare che parole come autorevolezza scientifica, salute, libertà, diritti garantiscono sempre eccellenti maschere retoriche per coprire nefandezze di ogni tipo
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
L’apparente normalità del male
Un uomo uccide i propri figli e si toglie la vita, dopo aver lasciato un ultimo messaggio alla moglie: “Resterai da sola”. Fin qui la nuda cronaca. Diamo però alle cose il loro nome: omicidio. Lucido, pianificato, implacabile. E poi, l’altro nome, netto e, nel contempo, abissale: suicidio. Perché tutto questo? In questo annullamento di coscienza, si è consumato tuttavia un altro delitto: verso chi è rimasto. È follia? Sono scenari , questi, che aprono fratture, fenditure, vuoti difficilmente colmabili
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Gli articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica del respiro
Sette inediti e originali articoli per regolamentare uno spazio inclusivo e senza confini. L’idea fa pensare al concetto di “utopia” espresso da Tommaso Moro, laddove si anela a una società rinascimentale pacifica nella quale è la cultura a dominare e a regolare la vita degli uomini. Una comunione di persone che non conosce la parola lamento. Una comunità dal respiro profondo e rinfrescante che si riversa nella purezza di un’aria priva di pensieri inquinanti e che trova nel comportamento quotidiano uno stimolo a un fare diverso
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
La società della prestazione
Si vale solo in quanto si produce, nel momento in cui non si produce, non si vale più. È una società, la nostra, che si muove tra narcisismo, oblio del desiderio e malattia dell’anima. Siamo soggetti apparentemente liberi, in realtà obbligati a massimizzare noi stessi quali unici centri di prestazione, finendo per autosfruttarci. Così, in questo tempo carico di incertezza, ansia, flessioni dell’umore, possiamo immaginare tutte le ricadute sulla tenuta complessiva del nostro stare al mondo
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
La storia di Black
Cane e uomo si sono reciprocamente “trovati”, e sono tanti gli studi sul rapporto uomo-animale che inducono a riflettere sulla “coscienza animale”. Corrisponde dunque al vero che tutti gli esseri viventi siano dotati di una coscienza di base? Conservarsi nell’essere, naturalmente, è trasversale a tutti i viventi. Allo sguardo di un cane non possiamo sottrarci, perché rinvia a una mancanza, a una fenditura ontologica, a una frattura d’essere che ci abita da sempre
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
La fragilità, cos’è la fragilità?
È misurabile? Non misurabile? È forse il punto di rottura dell’animale uomo nella relazione fisica del “sé con il resto”? Ed è corretto ricondurre l’appellativo “fragile” - estrapolato dal concetto di materia - all’anima? Nel gesto profondamente umano di portare il pane alla bocca, alla nostra e all’altrui, per arginare una penuria, si radica la fragilità del nostro vivere malcerto. Ora, però, quale misura, quale calcolo, quale algoritmo può dire di questa penuria?
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
L’attesa, un dialogo
Ogni attimo della nostra vita è governato dall’attesa, anche quando ci sembra che nulla possa accadere. È un tempo futuro, senza dimensione, ed è una condizione che dipende da fattori esterni, non da noi. Stare all’altezza dell’attesa, significa stare all’altezza della vita, non di un’esistenza qualsiasi, ma della nostra esistenza. Come ogni gesto umano, è ambivalente, sospesa tra paralisi e creatività, a indicare che sta a noi, con capacità sartoriale, custodirne senso e tragitto di vita
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Cervello, mente e anima. Il difficile problema della misurazione
La filosofia è un po' come la nostra anima e il nostro pensiero, essa si coltiva in cervelli che non vogliono trovare le vie biochimiche dell’anima e del pensiero, ma, in una rinuncia alla discussione del misurabile e del non misurabile, cercano di interpretarne il senso alla luce dell’azione umana. Il cammino della scienza dovrà tenere in assoluta considerazione due aspetti: la possibilità di approdare all'intimità della coscienza individuale e l'etica della responsabilità verso questa stessa coscienza messa a nudo
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Anima e pensiero. Sintesi quantica dell'uomo?
Dialogo fra Scienza e Filosofia. Se la fisica classica rappresenta il misurabile, la fisica quantistica rappresenta l’immisurabile classico. Ma cosa vuole dire misurabile e non misurabile rispetto all’anima e al pensiero? Le neuroscienze ci hanno dotato di elementi per comprendere sia la complessità topografica sia strutturale, biochimica e fisiologica delle funzioni cerebrali limitatamente all’esplicazione della sfera dei comportamenti semplici e complessi che caratterizzano il visibile dell’uomo
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Il caso Covid 19
Dalla complessità clinica alla complessità molecolare. La difficoltà a ricondurre il virus alle categorie cogenti in possesso della scienza, la sua pervasività, il suo impatto subitaneo e concentrato sul sistema sanitario hanno prodotto una crisi assistenziale e nei dispositivi terapeutici. Tutto ciò mette in evidenza il valore della scienza, un patrimonio comune in cui è fondamentale sbagliare in fretta, correggersi subito, valutare ogni pista che possa essere euristica
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli
Uomo, virus e batteri
Invasione cosciente o incosciente? Come gli esseri umani, anche loro si dividono in “buoni” e “cattivi”, regolano funzioni indispensabili alla nostra vita, o la distruggono. Il problema che oggi si pone è antropologico: siamo sicuri di avere ben compreso la funzione di questi microrganismi? Che relazione esiste tra noi e loro nella completezza delle funzioni biochimico-fisiologiche? Ciò che è certo, è che essi “parlano” dentro di noi, fuori di noi, con noi, con i nostri organi, con il sangue, i tessuti, i muscoli, la carne di cui siamo fatti
Massimo Cocchi, Fabio Gabrielli