Pubblicata da Innovhub SSI, nasce come “Bollettino degli oli e dei grassi” nel 1921 su idea del direttore di allora, il professor Franchini, della Stazione Sperimentale per l’Industria.
Nei quarant’anni successivi ha cambiato spesso il nome, fino a quando, nel 1961, divenne quello attuale la Rivista italiana delle Sostanze Grasse.
Il 2023 è l’anno del suo centenario – non fu pubblicata solo per due anni, durante la Seconda guerra mondiale – e fin dalla sua origine tratta argomenti che riguardano in particolar modo l’olio da olive in tutti i suoi aspetti e caratteristiche, lo studio della composizione e dei componenti minori delle sostanze grasse e la tecnologia per la loro produzione. Inoltre, è anche impegnata in attività di ricerca sugli oli di semi, di sansa e esterificati.
Ma per capire la storia della Risg bisogna partire da quella che è la storia di Innovhub SSI. L’origine deve essere ricercata nella istituzione di una scuola laboratorio per le industrie chimiche degli oli e dei grassi a seguito di un’intesa fra ambienti tecnico – scientifici e industrie nazionali.
A Milano, nel 1903, l’Unione Saponieri italiani diede vita a una scuola di saponeria a sostegno di tale branca, restia per molto tempo al progresso scientifico.
Venne così costituita tre anni dopo la Scuola-Laboratorio e Stazione Sperimentale per l’Industria degli oli e dei grassi fino a quando, nel 1952, diventò Stazione Sperimentale per l’Industria degli oli e dei grassi.
È il 2011 quando questa è confluita in Innovhub SSI, dove le competenze specialistiche sono state integrate con quelle delle altre Stazioni Sperimentali lombarde. Ed è stato proprio questo processo di integrazione che ha creato sinergie fondamentali per l’ulteriore sviluppo trasversale delle attività e dei servizi messi a disposizione del comparto industriale.
Questo spirito rivolto alla promozione della qualità e dell’innovazione si ritrova anche nella Rivista, che spesso si è occupata di aspetti legati all’inquinamento delle acque da parte dei detergenti ad uso domestico e industriale e alla loro biodegradabilità, allargando nel tempo la propria visione con la stesura di norme analitiche nei campi delle sostanze grasse.
In questo centenario sono stati i numerosi i ricercatori nazionali e internazionali che hanno chiesto di pubblicare i propri lavori, aumentandone il valore e l’importanza.