Benvenuti nell’autentica tradizione abruzzese, incarnata dall’Olio Santo d’Abruzzo.
«Questo prodotto – spiegano dall’azienda – è il frutto di un’azione di profonda ricerca storica all’interno delle radici culturali, della tradizione e dei riti sacri del passato della regione abruzzese.
Da sempre parte della cultura culinaria abruzzese, l’olio piccante non si limitava nel passato ad essere utilizzato come un semplice condimento, ma veniva in soccorso anche in casi di malattia o di malessere.
Gli anziani raccontano infatti che questo avesse un potere curativo quasi miracoloso, attribuendogli benefici per la digestione, la circolazione e persino per la pressione».
Da questi racconti deriva quindi il nome Olio Santo, proseguono, che nel caso specifico si pone in forte contraddizione con l’aspetto del prodotto caratterizzato da un colore rosso acceso che richiama quasi qualcosa di pericoloso, di mefistofelico, di malvagio.
Questa contraddizione definisce quindi l’identità di questo olio, figlio della tradizione e delle credenze popolari accompagnate però da un’identità e un aspetto che si pone in contraddizione con le stesse.