Gioia di vivere è:
un mattino vedere la pioggia cadere
o sentire il viso sferzato dal vento,
vedere il sole che con te illumina
e riscalda la terra
la lotta che la mente ti porta a sostenere
l’affermarsi dei tuoi pensieri con la fantasia delle idee,
sino alla vittoria.
Questa è la gioia di vivere.

Ligustro

Per chi non conoscesse il Maestro Ligustro, si sappia che è lo pseudonimo di Giovanni Berio (Imperia, 1 gennaio 1924 - 11 dicembre 2015), un nome molto conosciuto nel mondo oleario. Prima infatti di dedicarsi all'arte, aveva ricoperto un ruolo di primo piano nell'ambito del settore oleario, quale esperto di chimica degli oli da olive, divenendo in seguito una personalità di primo piano per tutta la lIguria, e in particolare per Imperia, tanto da essere ricordato come uno dei cento personaggi illustri che hanno dato lustro alla città. Un artista di grande valore, salito agli onori della cronaca internazionale per le antiche tecniche giapponesi che lo hanno reso celebre in Giappone per le sue stampe, i surimono, gli e-goyomi, gli hashira-e, i mitate, gli ex libris, gli haiku, e anche il kaimei.

Il suo ingresso nel mondo dell'arte è stato il frutto di una vocazione tardiva. Giovanni Berio ha lavorato infatti per anni nell’industria olearia, finché nel 1972 fu colpito da un infarto. Ed è stato proprio nel corso della convalescenza che si è accostato alla pittura, dipingendo perlopiù con pastelli e gessetti, per poi approfondire la tecnica dell’acquarello.

La natrura è sempre stata la sua ispirazione costante, indugiando in particolare sul paesaggio della sua Liguria, dai campi olivetati fino al porto.

Oltre alle opere con i pastelli, vi sono lavori più complessi, realizzati con il ricorso a polveri di cipria spalmate con le dita assieme ai pastelli, o a polveri di colori stesi su carte abrasive. Un percorso, il suo, che si è in seguito esteso alla tecnica xilografica, con campiture e linee suggestive.

Un personaggio Ligustro lo è diventato, apprezzatissimo per le sue stampe, i surimono, gli e-goyomi, gli hashira-e, i mitate, gli ex libris, gli haiku e con il kaimei, lavori, tutti, che hanno sempre più rafforzato il suo legame con il Giappone.

Preziosissime le sue opere, con i meravigliosi colori, le delicate sfumature, la leggerezza delle policromie, come pure le tonalità brillanti della sua più ampia gamma cromatica e l’originalità compositiva che diventano la trama e l’ordito di un lavoro prezioso svolto con estrema passione.

La mostra "Ligustro, gioia di vivere" reca i patrocini della Città di Imperia, della Fondazione Italia Giappone, della Fondazione Mario Novaro ETS - Genova e del Circolo Parasio ODV- Imperia.

In apertura, 1997,12 Haiku di Bashò, realizzato da Ligustro per il Chiossone