Rispetto agli altri Paesi produttori, si è creduto meno nei nuovi impianti, e addirittura si sono avversati i sistemi intensivi, bocciandoli preventivamente, anzi rifiutandoli per partito preso, motivo per cui oggi si tenta in gran ritardo di adeguarsi alle nuove tecnologie e innovarsi, soprattutto puntando a piantare più olivi, e con nuovi criteri. Anche perché, con tutta onestà, va riconosciuto il fatto che l’Italia olivicola abbia finora attraversato un lungo e inoperoso periodo di grande decadenza.
IL PROGRAMMA
“Enovitis in campo”, sabato 6 giugno 2015, Marsala

Una nuova olivicoltura. Più moderna, funzionale e redditizia.
Come è possibile razionalizzare la coltivazione e abbattere i costi di produzione senza venir meno a qualità e tipicità
Moderatore: Luigi Caricato, oleologo, direttore Olio Officina Magazine
Verso una nuova olivicoltura sostemibile
Tiziano Caruso, docente presso il Dipartimento Colture arboree dell’Università di Palermo
Una strada nuova per l’olivicoltura italiana
Paolo Inglese, docente presso il Dipartimento di Colture arboree dell’Università di Palermo Università di Palermo
Un marchio regionale per trainare i mercati attraverso l’Indicazione geogfrafica protetta olio Sicilia
Maurizio Lunetta, presidente Comitato promotore dell’olio Igp Sicilia
Il Piano dei controlli per l’olio extra vergine di oliva Igp Sicilia
Lucio Monte, direttore generale Irvoss, l’Istituto Regionale Vini e Oli
Il ruolo dell’imprenditoria nel rilancio dell’olivicoltura e dell’elaiotecnica
Manfredi Barbera, presidente Cofiol, Consorzio Filiera Olivicolo
L’Italia, paese ad alta vocazione olearia, in una visione di sintesi regione per regione
Presentazione del volume Atlante degli oli italiani, di Luigi Caricato, edizioni Mondadori
Luigi Caricato, oleologo, direttore Olio Officina Magazine
L’incontro di sabato 6 giugno 2015 è una iniziativa congiunta di Enovitis in campo e Olio Officina Magazine