Una discreta pioggia ha dato ulteriore sollievo agli uliveti dell’Andalusia nell’ultimo weekend, accumulando una media di 50/60 litri nelle varie aree, con punte anche di 120 litri.
Ciò ovviamente ha avuto una immediata ripercussione sui prezzi (la quale in verità si era già manifestata con le semplici previsioni di pioggia): il lampante spagnolo è andato sotto la barriera psicologica degli otto euro e gli extra spagnoli si presentano in un ampio ventaglio, a seconda delle varie qualità, dagli 8,40 per quelli con caratteri organolettici appena sufficienti agli 8,80 per quelli di maggior pregio.
Le altre piazze si adeguano, seppur con lentezza: il mercato greco rimane sempre sostenuto per la domanda interna, quello tunisino è oggetto di importanti trattative (per eseguire gli obblighi imposti dalle licenze di importazione a tasso zero) seppure ridotte rispetto alla prima metà di febbraio.
I dati del mercato interno spagnolo continuano a presentare ottime performances, con saldi di uscite pari a 75.900 tonnellate (più le importazioni rivendute); la produzione accumulata a fine febbraio presenta un totale di circa 830.000 tons. Con la ripetizione dei dati di vendita degli ultimi mesi anche per il restante periodo della campagna, si arriverà con le scorte davvero al lumicino.
Discrete precipitazioni piovose anche in Tunisia e Grecia, la qual cosa dovrebbe indurre ad un ottimismo, allo stato attuale, riguardo buone produzioni prossime in molte delle aree olivicole del mediterraneo.
Prezzi franco partenza in autobotti.
Per la Turchia, il prezzo è da intendersi franco arrivo franco porta Compratore