Un weekend con discrete piogge in Andalucia (una media di quasi 70 litri nella conca del Guadalquivir alla mattina di questo martedì) ha dato giovamento alle piante, seppur non incidendo molto nelle disponibilità degli invasi dell’Andalusia.
Il fermo degli acquisti e il beneficio delle precipitazioni ha ulteriormente indotto al ribasso le quotazioni.
Piogge anche in Tunisia e Creta, con comparsa nella isola di nevi sulle alture.
Un buon viatico per la prossima raccolta, anche se è lungo il cammino e serve ancora tanta acqua. La Tunisia ha esportato dal 1 novembre al 31 gennaio 61.506 tonnellate di olio, di cui 6.397 in confezioni. Le performances sono più o meno identiche a quelle dello scorso anno sullo stesso periodo, però in un contesto di prezzi molto più sostenuti questo anno.
Le uscite di gennaio in Spagna sono elevate (oltre 84.000 tonnellate, alle quali aggiungere la quota di importazioni immesse sul mercato). La produzione cumulata al 31 gennaio raggiunge quota 774.000 tonnellate. Ciò vuol dire che le previsioni iniziali della Giunta di Andalusia (765.000 tonnellate) sono già state superate e a fine raccolto si potrà andare a cifre significativamente superiori.
Prezzi franco partenza in autobotti.
Per la Turchia (anche se di fatto il mercato dello sfuso destinato all'export è chiuso) il prezzo è da intendersi franco arrivo franco porta Compratore