Toponimo pieno di fascino, Cecanibbi, sembra mutuare il nome da una stazione creata qui dall’esercito di Annibale, già privo di un occhio, prima di scontrarsi con Roma, oppure dalla pratica di incappucciare i nibbi che venivano impiegati nella caccia col falcone, mentre l’azienda prende il suo nome dalla migrazione delle palombe, che qui trova un corridoio preferenziale.
Su queste colline, a poca distanza da Todi, Alessandro e Claudia Gilotti, assieme ai figli Stefano e Luca sono stati rapiti dalla bellezza di questa proprietà allora quasi in rovina, e l’hanno migliorata nel tempo fino a renderla un angolo di paradiso.
Qui coltivano cinquemila olivi su circa 15 ettari.
Con lavorazione in giornata nel frantoio aziendale, dotato di tecnologia continua a due fasi, producono cinque monoculti- var di Dolce Agogia, Frantoio, Leccino, Moraiolo e Don Carlo, oltre a due blend: Olistico e Olistico Gran Cru, che ho scelto di descrivere ritenendolo molto significativo.
Limpido e di colore verde con riflessi gialli, ha il fruttato di media intensità che assomma i profumi freschi di mandorla verde, carciofo, erba falciata, cicoria ed erbe aromatiche.
La fluidità è esemplare, l’amaro e il piccante sono molto equilibrati e gradevolmente decisi.
Un extra vergine nettamente erbaceo, con una note- vole quantità di profumi, tutti molto fini che gli consentono di nobilitare la tavola degli intenditori.
Passo della Palomba
Olio extra vergine di oliva Olistico Gran Cru
Dove: Cecanibbi, Todi, Perugia, Umbria
Casa virtuale: passodellapalomba.com
Olivaggio: Moraiolo, Frantoio, Leccino, Dolce Agogia e Don Carlo
Bottiglia: 75 ml
Prezzo al pubblico: euro 17,50
Abbinamenti: strangozzi al ragù
Questa recensione è possibile leggerla anche sul numero 23 del mensile Oliocentrico, rivista edita da Olio Officina