Il 14 aprile 1930 il poeta e drammaturgo Vladimir Majakovskij si suicida. I motivi di natura personale si intrecciano al definitivo fallimento degli ideali del socialismo e del comunismo in cui aveva creduto con grande passione ed energia. Nei modi e nelle soluzioni egli aveva affrontato un campo ampio di esperienze, rinnovando in modo iperbolico non solo il linguaggio, ma l’intero sistema delle arti e della comunicazione, e si era interrogato sul ruolo dell’intellettuale nei rapporti con la società e con il potere. La materia affrontata da Majakovskij, se in parte può turbare per il linguaggio ideologicamente connotato, per altro fa ancora riflettere, soprattutto nei paesi in cui vige un imperante trasformismo intellettuale politico-culturale e, con non molte eccezioni, gli intellettuali non hanno mai brillato nell’impegno radicale per un’umanità piena e un rinnovamento profondo. Questo nonostante l’acceso dibattito avvenuto dopo la seconda guerra mondiale, presto spentosi con l’avanzare dell’industria culturale.
I due scritti che traduciamo, in un richiamo alla ragione critica, mostrano tutta la loro attualità in un periodo in cui ritornano vecchi luoghi comuni (presunta incomprensibilità della poesia ecc.) per i modi innovativi di pensare la cultura e la poesia e in un contesto di cultura massificata a cui Majakovskij oppone ad un’innovazione culturale di alto livello e di alta specializzazione, precisa individuazione di patologie delle arti e della cultura contemporanea. (Amedeo Anelli)
Vladimir Majakovskij (1893-1930), poeta, scrittore drammaturgo, pittore, cartellonista e giornalista russo, è considerato il cantore della rivoluzione d’Ottobre e il maggior interprete della cultura post-rivoluzionaria. Trasferitosi a Mosca dalla Georgia dopo la morte del padre, si iscrisse al Partito bolscevico e nella Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca conobbe il pittore Burljuk, che lo incoraggiò alla poesia e lo mise in contatto con il gruppo dei futuristi. Vastissima la sua produzione poetica e narrativa.
Vladimir Majakovskij, Operai e contadini non vi capiscono, a cura di Amedeo Anelli, Bibliotheka, pagine 56, euro 12. In libreria, dal 24 ottobre 2025