Leggo che è mancato Piero Gelli e mi spiace tantissimo. Era uno degli ultimi personaggi che davvero sintetizzavano mezzo secolo di editoria del Novecento italiano. Ne ha percorso la storia interna, da Garzanti ad Einaudi, da Rizzoli a Baldini & Castoldi. Conoscerlo, lavorarci accanto, è stato un privilegio e un divertimento costante.Uomo coltissimo, intellettuale onesto e sensibile, mi ha insegnato molto, in particolare l’assoluta rilevanza, in ogni vita, della costruzione di un proprio stile. Unico. Originale. Il suo stile era dato dalla capacità, davanti a questioni rilevanti, a momenti anche duri, drammatici, della vita, di non perdere la sua signorile ironia, la sua intelligente lievità.In sintesi: sapeva portare, senza farlo pesare, la profondità in superficie…