Mancava un “Viaggio economico nei capolavori della letteratura” ed è Luigino Bruni a compierlo con il suo bel saggio Il campo dei miracoli (Venezia, Marsilio, 2024), di cui raccomandiamo la lettura per tornare a sfogliare con uno sguardo rinnovato i capolavori scelti dall’Autore: quelli di Dante, Boccaccio, Shakespeare, Collodi, Verga, Camus e di tanti, tanti altri ancora, Bibbia non esclusa.

Bruni, che è un noto e apprezzato economista, ha il merito di leggere i testi e di spiegarci quanto essi ci riguardino e riguardino in particolare la società odierna con le sue storture e i suoi errori. Lo studioso articola la sua illuminante indagine all’insegna di un principio subito dichiarato nell’Introduzione: “Nei classici, la vita segreta dell’economia”: perché l’economia è uno dei campi di energia della società umana e a questo i grandi autori non possono non prestare attenzione.

In un libro che si legge con gusto dall’inizio alla fine, i capitoli dedicati a Shakespeare (al culto idolatrico del denaro) e a Collodi (al mestiere del povero) sono quelli che ci hanno colpito di più.