Nell’ultimo decennio l’enogastronomia ha acquisito una crescente centralità nel turismo che abbandona la propria tradizionale veste di componente accessoria, secondaria.
Il cibo rappresenta spesso la principale motivazione di un viaggio e in particolare l’elemento olio, alla base della Dieta Mediterranea, sviluppa oggi un potenziale enorme.
C’è un gap ampio, quindi molto spazio da colmare con eventi e iniziative, tra l’interesse che le persone mostrano nei confronti dell’olio e l’effettiva partecipazione a questo mondo.
I dati sottolineano come soltanto il 37% dei turisti italiani abbia visitato un’azienda olearia oppure un frantoio nel corso dei suoi viaggi più recenti mentre il 69% vorrebbe farlo, a dimostrazione che esiste una domanda ancora inespressa.
Se per l’Italia e il sistema Paese, l’enogastronomia è oggi tra i principali driver dei valori identitari nel sistema turistico nazionale e internazionale, la crescente consapevolezza del valore turistico dell’olio extra vergine di oliva assumerà sempre più il ruolo di elemento propulsivo strategico per la valorizzazione della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco.
Sull’onda di queste riflessioni ne parlerò in due importanti incontri organizzati da Cna Agroalimentare al TTG 2024 di Rimini dal 9 all’11 ottobre 2025.
Mercoledì 9 ottobre, ore 13.30
Speech/ Oleoturisti cercasi, tra sfide e nuove opportunità
Venerdì 11 ottobre, ore 10
Workshop/ L’olio di Monte San Vito, un viaggio sensoriale tra storia e futuro
Gli incontri si svolgeranno presso l’Area Cna, Padiglione C7, Stand 434 – 506