Vi consiglio di non vedere Arrivederci professore (The Professor, 2018) – scritto e diretto da Wayne Roberts con protagonisti Johnny Depp, Rosemarie DeWitt, Danny Huston. Perché? Beh, perché è una velleitaria rimasticatura di un fortunatissimo, mitico film di Peter Weir, L’attimo fuggente, del 1989, con protagonista Robin Williams.

Evitatelo perché è un film ruffiano, pur volendo sembrare tanto scorretto, controcorrente e dannato, su un ennesimo malato terminale che decide di cambiare vita improvvisamente e drasticamente quando viene a sapere di avere pochi mesi di vita per un invasivo cancro ai polmoni.

Lui è Johnny Depp, nei panni di un professore di letteratura inglese in un college, fra colte citazioni e atteggiamenti anticonformisti, cinici, provocatori – bravo attore, almeno in alcuni ruoli – diabolici, sensuali, viziosi, anche perversi qui mortificato dalla debolezza del personaggio, da frasi sentenziose e troppo ricalcate dal modello di Weir, ma con minore forza poetica: “È come se galleggiassimo senza vivere e voi avete un’occasione, afferratela, stringetela, fatela vostra! Non lasciate che vi sfugga neanche un momento!”

Anche il film di Weir non scherzava quanto a sentimentalismi e stereotipi buonisti nel segno del carpe diem oraziano – ma decisamente su un altro piano, con un protagonista molto più robusto come personaggio, e con gli allievi che erano ragazzi reali e non fantasmi o rappresentazioni mentali, come in questa finta commedia dark di Roberts.

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