Continua la rimonta delle quotazioni, le quali mano a mano che si svolge questa torrida estate, si conformano alle preoccupazioni degli olivicoltori per le prossime produzioni, riviste in drastico calo. Solo la Grecia, fra i Paesi del bacino mediterraneo, è accreditata al momento di buone previsioni, migliori rispetto a quelle delle medie degli ultimi cinque anni.
Le vendite del mese di giugno (circa 135.000 più la quota delle importazioni) in Spagna hanno segnato buone performances, segnale che il mercato iberico è a tutt’oggi la fonte di reperimento eletta per i grossisti e confezionatori oleari.