Una iniziativa davvero lodevole, perché punta a rinnovare il linguaggio dell’olio, offrendo un nuovo concetto di narrazione. Con la nuova campagna TV, “Il Laboratorio della Passione”, la casa olearia spoletina Costa d’Oro presenta al grande pubblico il rilancio globale di marca cominciato nella primavera di quest’anno, grazie alla nuova visual identity, al packaging sempre più premium e contemporaneo e ai recenti oli a Zero Pesticidi Residui.
GUARDA LO SPOT
Sia il rebranding che la comunicazione sono stati affidati all’agenzia di design e advertising Marimo, che ha collaborato strettamente con il team marketing dell’azienda olivicola umbra per dare forma a un racconto dell’olio nuovo e distintivo. Da qui di conseguenza l’idea di rappresentare la ricerca di gusto e qualità all’interno del “Laboratorio della Passione”, un vero e proprio oil bar che trasporta gli spettatori nell’universo visivo della mixology, grazie a extreme tasting, abili gesti e l’arte della continua sperimentazione degli esperti Master Blender Costa d’Oro.
La pianificazione, curata da Wavemaker, media agency del gruppo WPP Media, prevede uno spot da 30’’ di gamma e due soggetti da 10’’ sui prodotti Zero Pesticidi e Grezzo, in onda fino a fine a ottobre sui canali Mediaset, le principali reti Rai, La7 Cinema, SKY, Sky Uno, Sky Atlantic, Sky Serie e Sky Investigation e sul canale tematico Gambero Rosso in Prime Time e Access Prime Time.
La nuova campagna Costa d’Oro ha l’ambizione di superare i cliché della comunicazione di categoria ridefinendo l’universo evocativo dell’olio extra vergine di oliva: una filiera che, seppur ancorata a una lunga tradizione, è oggi fortemente attrattiva per nuove generazioni di imprenditori, taste makers e consumatori.
Nel mondo dell’olio, la comunicazione ha fatto leva prevalentemente su elementi legati alla nostalgia, al paesaggio e a simboli tradizionali rassicuranti, ormai poco rappresentativi di un settore in profonda trasformazione. Al contrario, la nuova campagna Costa d’Oro sceglie una direzione diversa e mette al centro innovazione e ricerca raccontando l’olio come prodotto di alto valore, frutto di competenze tecniche e sensibilità sensoriali che, come il vino, merita di essere conosciuto e apprezzato in tutta la sua complessità.
Lo spot testimonia come, per Costa d’Oro, produrre olio extra vergine di oliva non sia solo tradizione, ma un’arte capace di coinvolgere anche palati e sensibilità gastronomiche più evolute, attente alle nuove tendenze e al benessere, confermando uno sguardo unico nel settore olivicolo. Grazie a un posizionamento innovativo cui si unisce l’impegno concreto a favore della sostenibilità della filiera, l’azienda olivicola umbra, nata 57 anni fa a Spoleto, guarda più che mai al futuro.
VEDI ANCHE: Il laboratorio della passione. Un nuovo modo di raccontare l’olio
Costa d’Oro collabora con Confagricoltura, Assoprol Umbria, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università di Perugia, per promuovere la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile della filiera olivicola italiana. Con il piano di sostenibilità “Planet O-live” l’azienda pone al centro la ricerca scientifica e la collaborazione tra gli attori della filiera per garantire tutela ambientale, qualità e sicurezza del consumatore, coerentemente con una visione di sostenibilità a 360 gradi, ambientale, economica e sociale. La gamma di oli Costa d’Oro, ampia e sfaccettata, va dall’extravergine, core business dell’azienda, agli oli in Edizione Limitata “Opere d’Olio” che raccontano storie virtuose di sostenibilità, alla “Dop Umbria” sviluppata in partnership con Assoprol, ai sughi e pesti “dal cuore d’olio” e, più di recente, agli oli di semi di girasole Zero, primi certificati in Italia con Zero Pesticidi Residui.
SPOT “IL LABORATORIO DELLA PASSIONE”
Chief Marketing Officer Costa d’Oro: Daniela Pontecorvo
Casa di produzione: Dude
Regia: Ago Panini
Agenzia: Marimo
Chief Creative Officer: Paola Manfroni
General Manager: Giovanna Ridenti
Partner Media: Wavemaker – Gruppo WPP Media
Business Director Wavemaker: Rossella Pescuma
Si ringrazia per la notizia e la foto Manuela Adinolfi
