L'olio che parla ai sensi. Come il neuromarketing crea valore nel mercato digitale, libro edito da Olio Officina, di cui è autrice Adele Bonaro, è già in pre-ordine (QUI) e uscirà in gennaio, dove sarà presentato in anteprima a Olio Officina Festival.
Un tempo bastava dire “Quest’olio è buono”. Oggi non è più sufficiente, si vive in un’epoca in cui la qualità è data per scontata. Ciò che fa la differenza, è come questa viene comunicata, con quali parole e a chi.
La rivoluzione digitale ha trasformato radicalmente il modo in cui si scoprono, si scelgono e si ricordano i prodotti. Così, anche l’olio extra vergine di oliva, pur simbolo permanente e universale di radici e culture mediterranee, entra di fatto nella nuova dimensione del valore percepito.
Non si tratta di cancellare o sostituire la tradizione, ma di tradurla in un linguaggio differente, capace di emozionare attraverso lo schermo di un dispositivo elettronico. Comunicare bene l’olio significa raccontarne l’identità, l’etica, l’appartenenza, l’esperienza sensoriale.

L’autrice, Adele Bonaro, esperta di marketing, comunicazione e neuroscienze applicate, ci aiuta a entrare nei nuovi moduli espressivi in voga nella società contemporanea, portandoci a utilizzare volta per volta il linguaggio più adatto alle varie circostanze, senza con ciò snaturare la propria storia personale, la natura del prodotto, il valore della marca, le vicende umane connesse e la memoria collettiva.