Olio Officina Festival 2025, il programma di venerdì 28 febbraio
Il secondo giorno di Olio Officina Festival si fa intensissimo. Sono mobilitate ben cinque sale, oltre alla aree comfort. Parole e opere, pensieri e assaggi
Codice Oleario
A Genova, presso i Magazzini del Cotone, c'è grande attesa per la giornata inaugurale. Tutto ha inizio nel pomeriggio. Il tema portante si sviluppa sin dal primo giorno
Il secondo giorno di Olio Officina Festival si fa intensissimo. Sono mobilitate ben cinque sale, oltre alla aree comfort. Parole e opere, pensieri e assaggi
Anche il terzo giorno è densissimo di incontri. È un evento in cui non si va per un passaggio rapido ma ci si ferma dal mattino fino a sera. A Genova, preso le sale del centro congressi dei Magazzini del Cotone
Dopo tanta attesa ha finalmente inizio la quattordicesima edizione del grande happening dedicato agli oli extra vergini di oliva e ai "condimenti per il palato e la mente". C'è un ricco programma suddiviso in tre giorni, da giovedì 27 febbraio fino a sabato 1 marzo. Non c'è appassionato oleofilo che possa mancare all'appuntamento. L'evento è rivolto a tutti, dal semplice consumatore al fruitore professionale dell'olio, ma non potranno certamente mancare gli stessi protagonisti, artefici di una materia prima alimentare unica
L’attesa è finita, non è un più un segreto quel che si svolgerà nei tre giorni del grande happening dedicato ai “condimenti per il palato e la mente”. L’appuntamento, per la prima volta dopo tredici anni, è a Genova, non più a Milano, dal 27 febbraio all’1 marzo. Il tema portante: l’olio e il mare
Tutto è partito da un frantoio a conduzione familiare, in Umbria, a Montecchio; quindi a seguire è stata la volta di un museo dell’olio, fino a giungere all’apertura di un servizio di accoglienza a Orvieto, con l’impegno di introdurre la gente comune a fruire dell’olio a partire da un progetto di cucina dedicato. In anteprima qui, e a breve a Olio Officina Festival, la storia, raccontata in prima persona, dalla quinta generazione del Frantoio Bartolomei
È una anomalia che ha comportato non pochi problemi, anche di natura penale, per le aziende olearie. Ora gli esperti chimici del Consiglio oleicolo internazionale iniziano a prenderne coscienza e ad agire. Si pensa di abbassare il limite legale minimo da 1000 a 800 mg/kg, ma non per tutti gli oli. Si sta però prendendo atto che gli extra vergini sono cambiati, per molteplici ragioni. Tuttavia, la lentezza dei burocrati non è un buon segnale. Resta irrisolto il caso Coratina. C’è troppa inedia e mancanza di buon senso e razionalità
Finalmente torna il sereno, dopo alcuni anni avversi. Nel corso della formazione dei frutti, sono stati completamente assenti insetti e fitopatie varie. La maturazione delle olive registra un ritardo a causa dell’abbondante produzione sulle piante. C’è tuttavia un problema, molto serio: la manodopera scarseggia e, se la si trova, presenta costi in alcuni casi quasi uguali al prezzo di vendita delle olive
È stato effettuato un importante censimento che ha portato a un approfondito studio degli olivi secolari, rendendo così possibile prendere in esame gli olivi storici in modo da poter eseguire una loro valutazione morfologica e genetica, e descrivere di conseguenza le caratteristiche chimiche e organolettiche della produzione dei singoli olivi con l’obiettivo di individuare la presenza di ecotipi locali
Costituisce un patrimonio agricolo piceno ed assume un ruolo d’importanza ancor più rilevante quando si parla di cultura gastronomica, e per questo il territorio punta sempre a innovare e migliorare il prodotto. Come l’importante progetto Oro verde - oliva Ascolana del Piceno Dop, che ha visto la realizzazione di una serie di attività sperimentali finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale del processo di deamarizzazione
Leonardo Seghetti, Alberto Felici,
Le soluzioni ci sono, e le abbiamo sotto gli occhi. A volte, però, si tende a non voler rispondere e ciò che accade è facile e intuibile: il settore indietreggia invece che evolversi. Il Paese non può permettersi di arretrare, soprattutto alla luce degli instabili equilibri mondiali. Le riflessioni di Bartolomeo Buccelletti, titolare di Buccelletti Vivai, per guardare a cambiamenti concreti e attuabili
Si tratta di un passo necessario, che non può essere più escluso in quella che è la ricerca all’interno del comparto. Vanno però considerati i tempi: le valutazioni sono necessarie per evitare di immettere sul mercato nuovi prodotti non validi. A spiegarlo è Angela Canale, agronoma e vivaista, con attente e puntuali riflessioni
Guidato dall’Istituto di ricerca e tecnologia agroalimentare, Irta, si tratta di un consorzio internazionale di ventitré organizzazioni impegnato nello studio di strategie per ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari nelle piantagioni di olivo e di vite. I primi risultati dimostrano che integrando l'uso di prodotti naturali con tecnologie di precisione, e una migliore gestione del suolo, è possibile ottenere ugualmente un’ottima resa, senza perdere neanche in termini di qualità
A Ragusa sono stati presentati i risultati finali del progetto capitanato da Frantoi Cutrera, In.Mi.Qu.Oil, dalla durata di due anni più uno di proroga. Nato con l’obiettivo di diffondere tecnologie innovative in supporto agli attori della filiera olivicola, il tema della sostenibilità ricopre uno degli aspetti più importanti su cui occorre lavorare in relazione ai cambiamenti climatici. Sarà presto disponibile un manuale divulgativo con tutti i dettagli
Sappiamo bene tutti quanto sia prematuro immaginare oggi, a distanza di mesi, l’andamento della prossima campagna olearia. Ogni valutazione odierna è aleatoria, ma ascoltando i protagonisti della filiera olivicola prevale ovunque l’ottimismo. Tutto sembrerebbe sotto controllo. Si spera soltanto nella clemenza del clima
Realizzata nell’ambito del progetto europeo Gen4olive, nasce con l’obiettivo di raccogliere dati utili e funzionali al miglioramento genetico dell’olivo e consente anche ai semplici cittadini, oltre ai tecnici, di segnalare piante potenzialmente utili per i diversi progetti olivicoli in corso. La tenuta agricola Villa Filippo Berio, di proprietà del gruppo Salov, non solo ha ospitato la giornata di presentazione, ma mette a disposizione dell’iniziativa una porzione del vasto oliveto che si estende per settantacinque ettari