È possibile ridurre la trasmissione della malaria osservando l’accoppiamento delle zanzare?
Dall’ambizioso e importante progetto curato dal Cnr-Isc, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, è emerso che lo studio delle dinamiche riproduttiva della Anopheles gambiae si sta rivelando essenziale per lo sviluppo di nuove strategie contro tale malattia, responsabile di centinaia di migliaia di decessi annui. Attraverso un approccio gene drive si cerca così di sfruttare l’accoppiamento delle zanzare per diffondere modificazioni genetiche che rendano le zanzare sterili o incapaci di trasmettere il parassita della malaria