[Notizia di Benedetta Mele, Daniela Fontana, Arianna Bellini] Le festività natalizie si avvicinano e occorre essere pronti. Ecco allora il progetto “Fatti Sotto” di Unione Italiana Food, che ad ogni occasione punta a valorizzare l’eccellenza dei vegetali conservati sottolio, sottaceto e in salamoia, quelli delle grandi marche. L’obiettivo è di far conoscere maggiormente tali prodotti, informando per esempio il consumatore circa il processo di produzione, le modalità di conservazione e il loro utilizzo a tavola a partire dall’ampia varietà di verdure conservate tra cui scegliere. Una operazione, questa, che consente nel contempo di approfondire anche la conoscenza delle proprietà nutrizionali.
Così, attraverso un viaggio multisensoriale alla scoperta delle conserve vegetali, la campagna “Fatti Sotto”, promossa dalle aziende appartenenti a Unione Italiana Food, invita a scoprire le eccellenze di un settore che rappresenta un orgoglio nazionale. Uno di questi percorsi tra l’altro ha fatto tappa a Ghemme, in provincia di Novara, nello stabilimento di Ponti SpA, di cui presto scriveremo su Olio Officina. L’aver visitato l’azienda ci ha permesso di scoprire il “dietro le quinte” della lavorazione dei vegetali in tre step fondamentali: la rigorosa selezione delle materie prime, l’accurata e attenta lavorazione e la sapiente ed esperta ricettazione.
Ottime performance
“I sottoli e i sottaceti delle grandi marche rappresentano un punto fermo della nostra tradizione gastronomica, confermandosi un vero e proprio simbolo del Made in Italy a tavola”. A sostenerlo è Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food. E precisa: “Lo dimostrano i dati di produzione 2024, pari a 124.263 tonnellate, corrispondenti a poco meno un miliardo di euro in valore, in crescita del 2,7% rispetto all’anno precedente. Inoltre – aggiunge Piccialuti – nei primi nove mesi del 2025 la categoria ha mostrato ottime performance nelle vendite con una crescita media del 2% in volume, come da fonte NielsenIQ. L’apprezzamento da parte dei nostri connazionali per il comparto si nota anche durante le festività, in particolare quelle di fine anno, periodo in cui questi prodotti diventano parte dei momenti di celebrazione e convivialità, confermandosi parte integrante del patrimonio culinario e affettivo degli italiani”. Mario Piccialuti ricorda inoltre che “la pole position dei vegetali si mantiene stabile nel tempo: olive, pomodori secchi, funghi e carciofini”.
Gli italiani e le feste, la gioia della condivisione
Cosa emerge dall’indagine AstraRicerche? Tra l’8 dicembre e il 6 gennaio, gli italiani partecipano in media a quasi cinque pranzi o cene “importanti”, con il 41,1% che ne conta da tre a cinque, il 21,3% che arriva fino a dieci occasioni e il 7,8% che supera le undici occasioni conviviali. Momenti vissuti soprattutto in famiglia (92,9%), ma anche con amici e conoscenti (60,7%), dati, questi, che confermano come le ricorrenze siano ancora oggi sinonimo di incontro e condivisione.
La casa resta sempre il cuore delle celebrazioni natalizie e di fine anno: oltre 8 italiani su 10 (81,5%) organizzano i pasti festivi tra le proprie mura domestiche o presso le case di parenti e amici. Tuttavia, quasi tre su quattro (71,8%) ne approfittano anche per concedersi un pranzo o una cena fuori. Questo legame è dimostrato dai risultati emersi dall’indagine realizzata da AstraRicerche per Unione Italiana Food, che ha appunto esplorato le abitudini di consumo degli italiani per scoprire in che modo questi prodotti arricchiscono i menù festivi e quali sono i più amati.
La chiave per una tavola festiva ricca e golosa
Per oltre sette italiani su dieci sottoli e sottaceti sono il segreto per un menù speciale. Qualunque sia la compagnia o il luogo, i vegetali conservati sono protagonisti delle tavole festive italiane: il 56,6% degli italiani li consuma abitualmente e un ulteriore 32,4% li gusta occasionalmente. Infatti, per oltre sette italiani su dieci (77,1%), sottoli, sottaceti, verdure in agrodolce o in salamoia impreziosiscono i piatti delle feste, rendendo la tavola più elegante e ricca (72,8%) e valorizzando le specialità locali e regionali, simbolo della diversità del Made in Italy (72,8%). Per il 70% rappresentano, inoltre, una tradizione di famiglia, un elemento che non può mancare nei ricordi e nei rituali natalizi.
Dall’aperitivo al pasto: protagonisti in ogni momento del menù
Durante le feste, i vegetali conservati trovano posto in diverse portate, ma è l’aperitivo il momento d’elezione: il 43,4% li consuma prevalentemente (o esclusivamente) in questa occasione, mentre il 35,9% li apprezza sia come aperitivo che come ingrediente di varie portate.
Vengono utilizzati come antipasto (68%), contorno (51,2%), per la preparazione di primi e secondi piatti (28,0%) e di torte salate (22,6%). Non manca chi li serve anche a fine pasto con i formaggi (11,1%).
Sul podio delle preferenze: olive, pomodori secchi e funghi
Anche durante le festività, le preferenze degli italiani rimangono coerenti con quelle del resto dell’anno, confermando un legame forte con i sapori della tradizione. Le olive si confermano infatti regine incontrastate delle tavole (67,2%), protagoniste di antipasti e aperitivi. Seguono i pomodori secchi (49,0%), apprezzati per il loro gusto intenso e mediterraneo, e i funghi (46,5%), che con il loro profumo autunnale aggiungono un tocco raffinato ai menù festivi.
Subito dopo troviamo i carciofi (43,9%), le cipolline e i cipollotti (42,6%), i peperoni (39,0%) e le melanzane (37,1%), tutti ingredienti versatili che donano colore e sapore ai piatti della tradizione. Meno frequenti ma comunque amati sono i cetrioli (28,5%) e le zucchine (26,1%), scelti soprattutto da chi predilige gusti più insoliti.
L’Unione Italiana Food raccontata in poche righe
Unione Italiana Food è la “casa” associativa di ben 530 eccellenze dell’industria italiana, che producono oltre 900 marchi che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo. Le aziende che fanno parte di Unione Italiana Food sono grandi marchi e PMI radicate sul territorio, che rappresentano tanti simboli del Made in Italy: solo per citarne alcuni, caffè, pasta, cioccolato, gelati, prodotti da forno, confetteria, surgelati, sottoli e sottaceti, salse, sughi e condimenti, brodi, confetture, miele, alimenti per la prima l’infanzia, integratori alimentari, ortofrutta fresca confezionata, nettari di frutta e ortaggi, tè, infusi e tisane, spezie ed erbe aromatiche. Un panorama eterogeneo che spazia dalla tradizione all’innovazione e risponde alle esigenze – piacere, benessere, praticità, accessibilità – che cerchiamo tra gli scaffali e i banchi frigo del supermercato.
INOLTRE Se vuoi approfondire il tema delle conserve, consigliamo la lettura del numero 18 della nostra rivista OOF Magazine, disponibile in edizione cartacea (qui) e digitale (qui).

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In apertura, foto di Olio Officina