“La cucina italiana è molto più di un insieme di ricette: è un linguaggio comune che unisce generazioni, territori e competenze. È ciò che rende riconoscibile il nostro Paese nel mondo e ciò che ogni giorno le nostre aziende contribuiscono a preservare e innovare. Le imprese del Consorzio Italia del Gusto sono ambasciatrici della cultura gastronomica italiana sui mercati globali, raccontando con i loro prodotti una tradizione viva e in continua evoluzione”.
Alberto Volpe
Il direttore generale del Consorzio Italia del Gusto nel giorno in cui la cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta quale patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco

Il riconoscimento Unesco - si legge in una nota diffusa da Paola Garifi - apre una prospettiva nuova: rafforza la reputazione internazionale dei prodotti italiani, sostiene l’export, valorizza il turismo enogastronomico e aumenta l’attrattività del Paese per investimenti, talenti e ricerca. Conferma inoltre che la qualità italiana è un vantaggio competitivo generato dall’equilibrio tra tradizioni agricole, competenze industriali, biodiversità e cultura del cibo.
“Questo riconoscimento - evidenzia Volpe - appartiene all’intero Paese: a chi coltiva, trasforma, cucina, tramanda i saperi, innova e custodisce ogni giorno una tradizione che evolve senza perdere autenticità. È un patrimonio condiviso, vivo e generativo”.
L’eredità gastronomica italiana - si legge nella nota - non è solo qualcosa da celebrare: è una responsabilità da proteggere e un’opportunità da costruire insieme.