Il ritorno a uno scenario produttivo più equilibrato dopo le difficili campagne degli ultimi anni ha purtroppo riportato alla ribalta le vendite sottocosto, che nel tempo hanno svilito il valore del prodotto.
L’olio d’oliva non è una commodity, né un condimento qualsiasi. ma un prodotto essenziale per la salute dei consumatori. In questa campagna, che si annuncia in crescita, dopo anni di siccità e calo di produzione, è giusto ribadirlo per sensibilizzare tutto il comparto.
Una spirale perversa, alla quale la filiera, nel suo complesso, deve dire basta. La perdita di valore della categoria ha determinato negli anni anche la progressiva diminuzione di redditività degli operatori, rendendo sempre meno attrattivo coltivare uliveti, produrre olio e confezionarlo.
Per questa ragione, è ora di ridare valore all’olio d’oliva, chiedendo alle istituzioni, europee e nazionali, di vietare, una volta per tutte, le vendite sottocosto, promuovendo una efficace campagna di educazione del consumatore.
Non vogliamo fare da soli, ma con la responsabilizzazione di tutta la filiera olivicolo-olearia, dagli olivicoltori alla Gdo.
L’obiettivo è avviare un dialogo permanente, trasformando il settore per garantire un futuro sostenibile all’olio extra vergine passando dal modello commodity perseguito finora, al modello valore.
La grande distribuzione e la ristorazione potrebbero diventare protagoniste del processo di valorizzazione della categoria, diventando, ognuna con modalità diverse, le ambasciatrici più efficaci del nostro olio, e favorire percorsi di avvicinamento del consumatore. In questo modo, sarà possibile definire un posizionamento del nostro extra che rispetti i valori materiali e immateriali del prodotto. Una bottiglia di olio extra vergine non contiene semplicemente un condimento liquido, ma tanti elementi essenziali per la nostra salute e il nostro palato, rappresenta cultura, territori e, soprattutto, impegno e competenze di tutti gli operatori della filiera.
Anna Cane
È quanto ha dichiarato la presidente del gruppo olio d’oliva di Assitol, all’interno di un comunicato stampa diffuso dall’Associazione italiana dell’industria olearia