Le risorse genetiche dell’olivo sono costituite da varietà selvatiche di Olea europaea L (ulivi selvatici), altre specie del genere Olea e varietà coltivate dalla loro domesticazione circa 6.000 anni fa. La rete di banche del Consiglio oleicolo internazionale comprende attualmente 23 banche, tre delle quali sono internazionali: Cordoba (Spagna), Marrakech (Marocco) e Izmir (Turchia). Ospita 1.700 voci corrispondenti a un numero indefinito di diverse varietà.
Gli obiettivi strategici della rete per i prossimi anni puntano a stabilire un accordo con la FAO, l’autorità mondiale sulle risorse genetiche vegetali, per ottenere gradualmente il riconoscimento dell’olivo come specie prioritaria.
Si punta inoltre all’autenticazione e l risanamento di tutte le voci mediante un protocollo comune basato su quello proposto al seminario di Cordoba nell’ottobre 2019.
Si tratta inoltre di fornire materiale iniziale autentico e salutare a tutte le banche al fine di certificare le piante delle principali varietà propagate dai vivai di ciascun paese.
Infine, tra gli obiettivi strategici vi è quello di pubblicare un catalogo delle principali varietà nel 2022.
Si svolgeranno seminari ogni anno nei paesi che fanno parte della rete, in modo da verificare i risultati e preparare i progetti per raggiungere presto gli obiettivi. I prossimi seminari si terranno nelle altre due banche internazionali.
Il seminario a Marrakech si terrà nella seconda metà del 2020. L’obiettivo è consolidare la rete COI-FAO come riferimento globale per le risorse genetiche dell’olivo.