Saperi

La pasta Cavalieri è storia

Il celebre stabilimento di Maglie – dove viene lavorata ed essiccata con “metodo delicato” l’apprezzatissima pasta di semola di grano duro - è considerato tra i beni del patrimonio culturale della civiltà industriale. L’opificio, effettivamente, è un vero “monumento”, disposto su due piani. Ora la tradizione di famiglia va avanti con la quarta generazione

Antonio Monte

La pasta Cavalieri è storia

Luoghi della produzione, beni del patrimonio culturale della civiltà industriale che costituiscono l’eccellenza del made in Italy.

Sono numerosi in Italia i “monumenti” dell’industria che all’interno del proprio opificio ancora producono, da oltre un secolo, i loro prodotti che hanno conquistato fette di mercato importante e varcano i confini nazionali e internazionali.

Le aziende che producono nei loro stabilimenti e siti sono: la fabbrica di liquirizia Amarelli a Rossano Calabro (CS); la distilleria Strega Alberti a Benevento; la Pontificia fonderia di campane ad Agnone (IS); la salina di Margherita di Savoia (BAT); il confettificio Pelino a Sulmona (AQ); il cappellificio Borsalino ad Alessandria; l’Antica Azienda Agricola Vitivinicola dei Conti Leone De Castria Salice Salentino (LE) e altri.

Tra queste storiche imprese che producono ininterrottamente da cento anni nel proprio stabilimento, c’è anche il pastificio Benedetto Cavalieri a Maglie (LE).

Il 7 luglio 1918, furono inaugurati il Molino e pastificio S. Giuseppe, Benedetto Cavalieri Maglie, dove si produceva pasta di semola extra.

“Questo pastificio, ci racconta il Maestro pastaio Benedetto Cavalieri, fu voluto nel 1918 da mio nonno Benedetto col preciso intento di produrre pasta di qualità e la pasta che vi presentiamo con orgoglio è prodotta ancora oggi nello stesso opificio, rigorosamente ristrutturato e adeguato a norma di legge per continuare a lavorare con lo stesso metodo originale”.

Sulle confezioni di pasta campeggia un’elegante etichetta bluette con una composizione di spighe di grano, simbolo della Puglia nota come “i granai d’Italia”, su cui dominano le scritte: Benedetto Cavalieri, Maglie in Terra d’Otranto, Italia. Rinomato metodo dal 1918. Pasta di semola di grano duro, lavorata ed essiccata con “Metodo delicato”.

Facciamo un passo indietro e un “tuffo” nella storia e vediamo che la dinastia dei Cavalieri affonda le proprie radici già a partire dal 1872; il capostipite Benedetto, nato a Fasano l’1 luglio 1879, intorno alla fine dell’Ottocento si trasferì presso lo zio paterno Giuseppe (Fasano 1849, negoziante) a Maglie dove, coadiuvato dallo zio iniziò nell’esportazione di granaglie, soprattutto del grano duro che veniva prodotto nelle aree collinari del foggiano, ad Altamura, Matera e Fasano. Benedetto, a partire dai primi lustri del Novecento era già attivo nel commercio, grazie all’avvio di una propria attività.

Con la morte dello zio Giuseppe, avvenuta il 12 novembre del 1915, Benedetto ereditò tutto il patrimonio che gli consentì di acquistare dal fallimento il molino e pastificio dei fratelli Salvati ubicato tra le vie Garibaldi, Mazzini e Principe di Napoli. Pertanto, Il 7 luglio 1918, fu inaugurato ufficialmente lo stabilimento industriale per la produzione di “pasta da minestra” e sfarinati che si sviluppava su un’area di 670 mq. disposto su due piani. A distanza di qualche anno Benedetto, dopo che aveva dato un nome e un volto al rinomato pastificio, a proposito della qualità della pasta che produceva affermò: “non faremo pubblicità, ogni singolo pacco di pasta deve accreditare il successivo”.

La tradizione di famiglia va avanti con la quarta generazione (Benedetto senior, Andrea senior, Benedetto Maria junior e Andrea Maria junior): da padre in figlio, da padre in figlio l’attività è stata tramandata con rigore e serietà e ogni passaggio è stato foriero di aggiornamento e perfezionamento.

Benedetto senior muore il 13 settembre 1968 all’età di 89 anni, lasciando tutto il patrimonio nelle mani dei tre figli: Andrea, Lorenzo ed Emanuele. A Lorenzo ed Emanuele furono assegnate le attività commerciali; mentre ad Andrea, che negli anni aveva dimostrato particolari attitudini imprenditoriali, assegnò il pastificio con l’annesso molino del tipo a “a cilindri”. Dopo la morte di Andrea avvenuta il 30 dicembre 1975 subentrò alla guida del pastificio il figlio Benedetto Maria che, insieme al figlio Andrea Maria, lo conduce con passione e competenza tecnica da Maestro pastaio.

La pasta così prodotta con metodo “tradizionale”, nel 2001 (con gli spaghettoni) e nel 2002 (con la ruota pazza)ha ottenuto due prestigiosissimi Oscar al “Fancy Food Show” di New York e numerosi riconoscimenti, primo fra tutti quello della rivista Wine Spectator(ottobre 2000), la bibbia dei gourmet, che ha scelto la pasta “Benedetto Cavalieri” come la migliore pasta italiana “…for its excellent grain flavor and delightful chewiness“.

Il pastificio è sede distaccata (per lo svolgimento di stage della durata di una settimana) dell’Università di Scienze Gastronomiche delle Regioni Piemonte ed Emilia Romagna. Infine, recentemente, il pastificio ha affiancato alla linea tradizionale la produzione di una nuova linea di pasta di semola integrale biologica certificata dall’Organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole.

L’Azienda “Pastificio Benedetto Cavalieri” è iscritta nel Registro delle Imprese Storiche Italiane.

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