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I territori in prima linea nel creare attrazioni culturali per l’oleoturista
Valorizzare la ricca biodiversità delle campagne italiane per favorire una maggiore conoscenza e fruizione dei paesaggi olivicoli. Organizzare eventi tematici per trasmettere una corretta comunicazione di prodotto intorno a un alimento unico e complesso come l’olio extra vergine di oliva. Nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival a Milano, sono state presentate alcune iniziative. Sono intervenute sul palco Annamaria Chiappo, presidente dell’Associazione ricreativa culturale “Oleis e Dintorni”; Sabrina Malatesta, Olive Hill, b&b Golfo Paradiso; Maria Grazia Barone, coordinatrice del Progetto Parco della biodiversità olivicola di Cosenza; e Gabriella Stansfield, presidente dell’associazione nazionale Donne dell’Olio
Chiara Agostinelli: il turismo esperienziale per far conoscere l’olio in presa diretta
Il blend “Diamante”, un Dop Umbria espressione di un mix di oli Moraiolo, Frantoio e Leccino, le tre varietà più rappresentative del territorio orvietano, nel racconto della giovane titolare, quinta generazione di una famiglia impegnata sul fronte oleario attraverso il Frantoio Bartolomei. L’extra vergine con il quale l’azienda si è imposta al Milan International Olive Oil Award 2024 ha conseguito l’ambìto Premio Bicchiere d’Oro
L’arte per l’olio, l’olio per l’arte
Tra passato e presente, dalle latte d’olio alle forme d’arte. Con la mostra “La(T)Lirica” viene racconta la lattina lirica e le sue declinazioni artistiche interpretate da Riccardo Guatelli, con i materiali di scarti delle lattine, e da Elena Leal, con le sculture di donne liriche. Nell’ambito della quattordicesima edizione di Olio Officina Festival sono intervenute sul palco della sala plenaria Manuela Guatelli, curatrice della mostra, ed Elena Leal, artista
Che senso ha dire “Olio di famiglia”?
Da tredici anni è in corso d’opera un progetto che valorizza in modo puntuale e articolato le piccole realtà produttive, fotografando nel dettaglio lo stato del comparto olivicolo in Italia. Sul palco della tredicesima edizione di Olio Officina Festival Luigi Caricato in dialogo con Mimmo Lavacca, presidente di Terrasud e ideatore del progetto “Olio di famiglia”
Il suono dell’oliva nell’atelier delle essenze
L’oliva, pur essendo un frutto molto piccolo, contiene molti principi attivi, che esprimono a loro volta molteplici sfumature olfattive e gustative, con sentori e percezioni che richiamano il luogo che le ha generate, l’oliveto. Anche l’udito ha la sua funzione nel suscitare emozioni. Di questo e altro si è ragionato nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival a Milano. Sul palco, Silvio Pella, ideatore di Visioni olfattive, e Paolo Scarpellini, sound sommelier
Quale veste e quali colori per comunicare l’olio
Ci vuole più fantasia e più sprint per far brillare agli occhi del consumatore l’olio. Ad affrontare un tema tra i più dibattuti nell’ambito del design applicato al cibo, nel corso della tredicesima edizione di Olio Officina Festival è intervenuto Gianluca Biscalchin, giornalista e illustratore gastronomico, insieme con Cristiana Mela, del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia
Produrre cultura, coltivare la mente. L’attività editoriale di Olio Officina
Pubblicare riviste e libri in una società che non legge, attratta da troppe distrazioni e più seducenti sollecitazioni, è un mestiere difficile ma non ancora in via estinzione. Che futuro sarà per l’editoria non generalista? Sul palco della tredicesima edizione di Olio Officina Festival Luigi Caricato in dialogo con Rosalia Cavalieri, saggista, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi all’Università di Messina, e Antonio Monte, archeologo industriale, è ricercatore Cnr-Ispc e vicepresidente Aipai-Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale.
Federica Ottolina: il trend di mercato dell’olio non è confortante
Responsabile fornitori e controllo prodotti di Metro Italia, al Forum Olio & Ristorazione ha spiegato che, come realtà cash&carry, il dialogo con il mondo della ristorazione è continuo. Purtroppo, i dati non sono dei migliori: il 70% di olio venduto è da cucina, e soprattutto è olio vergine di oliva. Cosa significa? Che il cliente sta puntando più al prezzo che alla qualità, per questo serve lavorare molto sulla formazione degli operatori
Alberto Morettini: il nostro obiettivo? Raccontare l’olio sotto un’altra veste
Sono tanti i progetti culturali nei quali l’Oleificio Toscano Morettini ha investito recentemente, spiega il direttore generale dell’azienda presso la Fabbrica del Vapore, dove si è svolta la tredicesima di Olio Officina Festival. La nuova comunicazione che caratterizza, ad esempio, il Museo dell’olio SuprEvo, è pensata soprattutto per i più giovani, per farli avvicinare in modo immersivo all’olio extra vergine di oliva
Giorgio Dell’Oro: la storia dell’olio? Ci dice molto del nostro passato
Lo studio di una materia prima importante come l’olio da olive ci permette di vedere e comprendere diversi aspetti legati alla microstoria, ovvero ai rapporti presenti dentro le singole comunità, oppure in ambito intermedio, tra comunità e istituzioni o, addirittura, a livello macro-storico, quindi quelli che sono i commerci internazionali. L’olio è stato fondamentale per alcune grandissime manifatture che ci sono state in tutta Europa, e il suo ruolo è ripreso da numerose testimonianze, spiega il professore di Storia dell’età moderno presso l’Università degli studi di Milano nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival
Francesca Petrini: la qualità dell’olio deve essere a 360°
Gli oli non devono essere solo buoni, ma devono avere anche delle proprietà nutrizionali importanti. Che l’extra vergine sia un alimento nutraceutico è risaputo, e gli oli “Petrini Plus” e “Raffaello 1483” sposano alla perfezione il concetto di prodotto salutistico, in quanto son oli vitaminizzati che agiscono, rispettivamente, sul metabolismo osseo e su quello energetico, come spiega la titolare dell’azienda marchigiana in occasione della tredicesima edizione di Olio Officina Festival
Cristiana Mela: l’olio extra vergine nelle conserve è fondamentale
La scelta dell’olio nelle conserve, nei paté, nei sottoli, cambia totalmente il sapore della materia prima. Questo lo sa bene la titolare del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, la quale, nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, ha chiarito come per ottenere un prodotto ottimale bisogna partire da materie prime di alta qualità e, a queste, occorre aggiungere un extra vergine capace di sposarsi alla perfezione. La storica realtà ligure osserva ricette tramandate nel tempo e le trasporta in quelle che sono le produzioni aziendali, realizzate con tecnologie moderne e macchinari che garantiscono la totale sicurezza dell’alimento
Antonio Monte: l’evoluzione tecnologica delle macchine? Passa attraverso lo studio dei brevetti
Le tappe che hanno segnato la nascita di questi titoli sono numerose e alternate in più periodi storici, a partire dagli albori fino a giungere a una vera e propria regolamentazione. La lunga ricerca curata dall’archeologo industriale e ricercatore del Cnr-Ispc è stata motivo di grande interesse nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival
L’importanza e la centralità dell’olio nelle conserve
Diamo più valore alla qualità degli oli utilizzati nelle conserve. Da qui il principio ispiratore che ha mosso l’iniziativa del MICA, il Milan International Condiments Award alla sua prima edizione. Nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival ci sono state le premiazioni e tra gli interventi sul tema spicca quello di Cristiana Mela, owner di Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia
L’olio deve tornare centrale sulle tavole dei ristoranti
Nicoletta Polliotto – project manager, consulente, content curator e brand strategist per aziende Food & Travel – è intervenuta nel corso della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione organizzato da Olio Officina per chiarire l’importanza di un alimento-ingrediente-condimento ormai iconico qual è l’olio extra vergine di oliva. Questo deve necessariamente tornare protagonista sulle tavole dei ristoranti e non restare più confinato solo ed esclusivamente in cucina. Per raggiungere un simile obiettivo è necessario riservare tutte le possibili attenzioni, in modo da garantire e rafforzare l’identità del percorso gastronomico e del piatto. In quest’ottica, anche lo stile, secondo la Polliotto, deve diventare un indice di riferimento per un ristorante
Andrea Milani: gli studi sulla shelf life? Cruciali per capire la vita a scaffale dell’olio
Esperto di tecnologie olearie presso Innovhub -SSI, alla tredicesima edizione di Olio Officina Festival ha fatto luce su una questione di interesse comune per tutti i produttori oleari: assicurare che il proprio olio extra vergine di oliva riesca a rispettare i parametri imposti dalla legge fino alla data di scadenza. Capire come l’olio potrebbe comportarsi, anche in condizioni di trasporto e stoccaggio non ottimali, è un passo necessario da compiere. Da qui la necessità di approfondire gli studi e le ricerche sulla shelf life
Francesco Lenoci: l’olio deve crescere e inventarsi altri strumenti di narrazione
Professore di Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda all’università Cattolica di Milano, è un volto storico di Olio Officina Festival. Nell’ambito della tredicesima edizione, che nel 2024 si è svolta nella bellissima cornice della Fabbrica del Vapore a Milano, ha posto l’accento su un concetto che ancora sembra distante per molti: la prosa con cui è sempre stato promosso l’extra vergine non è sufficiente a esprimere determinati sentimenti. E cosa bisogna fare, allora? Guardare a nuovi linguaggi, come quello musicale e poetico
Aleandro Ottanelli: c’è un grande interesse a livello globale per l’extra vergine
Nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, la testimonianza dell’oleologo del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze ha fatto luce su una esigenza più che diffusa: mettere a coltura quei territori in cui non è mai stato coltivato niente, ma dove l’ulivo riesce a produrre e fruttificare. In Cina questo percorso è già in atto, e altri Paesi, quali Pakistan e alcune regioni dell’India, stanno affacciandosi a tale percorso
Che cosa ci sarà di interessante nel 2024: Enovitis in campo e Simei per l’olivo e l’olio
Nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, Monica Pedrazzini, exhibition manager di Unione Italiana Vini, ha presentato le nuove edizioni di “Enovitis in campo” – in programma dal 12 al 13 giugno 2024 a Castel San Pietro Terme, nell’oliveto e nel vigneto di Palazzo di Varignana – la manifestazione fieristica “Simei”, in programma dal 12 al 15 novembre 2024 a Milano Fiera – Rho
Alessandro Carassale: l’olio alimentare è qualcosa di recentissimo
Se si rintraccia nella storia dell’alimentazione, si scoprirà che l’olio da olive approda molto tardi sulle tavole delle famiglie. Prima, come spiega lo storico e ricercatore dell’Università di Genova, l’utilizzo era inerente ad altre necessità, come per l’illuminazione delle abitazioni. A Olio Officina Festival 2024 ci si è soffermati sul suo recente volume “Mercanti d’olio” per ripercorrere alcune delle tappe fondamentali dell’olivicoltura a partire dal 1709