Gea Terra

L’olio esausto? Può essere un incubatore di infinite possibilità

Nel 2003, quando termini come “economia circolare” non erano ancora diffusi, nacque a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, la cooperativa sociale "Felice da Matti". I soci ebbero l’intuizione di raccogliere l’olio impiegato in cucina e trasformalo in sapone, mantenendo uno stretto rapporto tra ambiente e territorio. L’altro importante aspetto di tale realtà è l’ottica sociale verso cui si muove, dove il frutto di questo impegno è il progetto Non buttarlo nel lavandino… o siamo fritti, finalizzato a dare sostegno a persone con disabilità intellettiva, offrendo loro un’occupazione, e, conseguentemente, non facendoli sentire esclusi

Anna Gioria

Il legno occuperà un ruolo sempre più strategico nella transizione ecologica

L’Italia è un Paese a vocazione forestale con undici milioni di ettari di boschi, ma solo il 15,3% rientra nei piani di gestione forestale e circa il 70% del prelievo boschivo è usato come legna da ardere. Dal Rapporto Gestione forestale e sostenibilità degli usi energetici delle biomasse forestali realizzato da Aiel e dal Ministero dell'Agricoltura, emerge che per la filiera legno – energia vanno previsti investimenti nella gestione delle foreste diretti ad aumentare i livelli di approvvigionamento sostenibile di materie prime e il loro utilizzo a cascata

Marcello Ortenzi


I droni per proteggere le olive dalla mosca

Non è un problema di poco conto, visto che ogni anno il timore è che venga compromessa la produzione e la qualità stessa degli extra vergini. Ecco allora, all’opera, la prova in campo effettuata in Liguria, a Lucinasco. Si tratta di un importante tentativo di difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale contro il maggiore e più temuto parassita dell’olivo, la Bactrocera oleae

Olio Officina


Nessuna paura, l’olivicoltura ad alta densità è un passo necessario

Conversazione con il marchese Lamberto Frescobaldi. Che senso ha rifiutare le novità? Abbiamo rifatto i vigneti, e oggi il vino italiano ha effettuato un salto in avanti straordinario. Lo stesso passo lo si deve ora compiere con gli oliveti. “Dobbiamo agire. La fantomatica età dell’oro non esiste. Non c’è mai stata una olivicoltura migliore e potenzialmente più efficiente di quella attuale. Dobbiamo rifare gli impianti olivetati”

Luigi Caricato


Ecco come il mondo del vino reagisce al cambiamento climatico. Cosa fa il mondo dell’olio?

Quella di quest’anno è un’annata difficile e complicata, con cali a macchia di leopardo, spiega il presidente dell’Accademia italiana della vite e del vino, Rosario Di Lorenzo. I cali di produzione sono associabili, soprattutto, a due fattori: uno di natura fitosanitaria, con la diffusione della peronospora, l’altro è invece riconducibile al cambiamento climatico, dove però la tecnica colturale e l’irrigazione osservate possono contribuire a migliorare la situazione attuale

Olio Officina


Esiste un modo perché le piante possano sfruttare al meglio l’azoto

La massiva utilizzazione dei fertilizzanti azotati in agricoltura determina un fortissimo impatto ambientale. La Bnf – fissazione biologica dell’azoto - è il processo che consente di trasformare tale elemento chimico in una forma ridotta, l’ammoniaca, utilizzabile dalle specie vegetali. Si discuterà dei progressi di tale metodo, e di iniziative affini, nell’ambito dell’European Nitrogen Fixation Conference, in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche

Olio Officina


La gestione degli oliveti per far fronte ai cambiamenti climatici

Il progetto, implementato e studiato in venti aziende agricole dell'Andalusia attraverso il piano Life Olivares Vivos, ha dimostrato che una produzione capace di rispettare e promuovere la fauna selvatica può generare ricchezza nel mondo rurale. Un vantaggio fondamentale che si ottiene osservando determinate pratiche è la maggiore disponibilità di acqua per gli olivi, cruciale per rispondere ai momenti di forte siccità

Olio Officina


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Cosa sono i sensori in fibra ottica e come aiutano il monitoraggio delle piante

Tali strumenti sono a oggi principalmente impiegati in ambito medico, ma l’Università Campus Bio-Medico di Roma ed Enea, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, hanno sviluppato e testato sensori su misura da applicare direttamente su stelo, foglie o frutti per controllare in modo non evasivo lo stato di salute delle specie vegetali. Gli importanti dati ricavati possono contribuire al miglioramento della produzione agricola e rispondere agli effetti dovuti dal cambiamento climatico

Olio Officina


L’economia sostenibile si nutre di idee

La transizione ecologica non può trascurare temi centrali come l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Volendo difendere l’ambiente, è necessario farlo tutelando anche il tessuto sociale del territorio e le forme di economie ad esso associate. All’isola di Capraia è stato presentata l’iniziativa di un Campus universitario aperto, inclusivo e autonomo concepito per sviluppare e promuovere la conoscenza nei campi della Green Economy e della Blue Economy sull’Isola

Marcello Ortenzi


Fare olivicoltura d’alta quota significa credere nel valore del luogo e dell’identità

Salvaguardare i territori olivicoli estremi non è facile, né tantomeno economico. I rischi e le insidie non solo ci sono, ma sono anche grandi. È facile intuire perché, quando ci rivolgiamo a questa particolare tipologia di olivicoltura, la definiamo eroica. Nel 2012 nasce, dall’impegno di Flavio Lenardon e Giuseppe Stagnitto, il movimento culturale TreeDream. Fortemente sostenuto da Olio Officina, oggi sta iniziando a raccogliere i primi frutti: il progetto di Farchioni Il futuro è nelle nostre radici è un primo importante passo

Olio Officina


Ciò che serve è scommettere sullo sviluppo tecnologico del settore olivicolo

Ad affermarlo è Luis Planas, ministro dell’Agricoltura spagnolo, durante il I Congresso mondiale di olivicoltura ed elaiotecnia, Mundolivar, tenutosi a Córdoba. L’implemento della tecnologia e dell’innovazione deve affiancare altre strategie fondamentali, come la valorizzazione delle varietà di olivo minoritarie e il connesso recupero della biodiversità

Olio Officina


Tutta la bellezza dell’olivo esaltata dalle tecniche di arboscultura

La prima arboscultura che ha inaugurato il progetto Panorama in cornice – nato per valorizzare il potenziale culturale e turistico del territorio - è un olivo in vita da 25/30 anni nell’oliveto dell’Agriturismo Al Crepuscolo dell’azienda agricola Gabrielloni, donato da parte delle tre sorelle titolari per il loro amore verso l’arte. Un campo agricolo può e deve essere migliorato anche con queste opere, afferma Elisabetta Gabrielloni, e mettere a disposizione un olivo in produzione e vederlo plasmare secondo forme estetiche ci arricchisce intellettualmente

Olio Officina


Di cosa ha bisogno la viticoltura italiana del domani?

Di precise strategie che sappiano valorizzare le potenzialità offerte dall’intero comparto e che non si dimentichino delle pratiche previste dall’agricoltura verde, pulita e pura nei confronti dell’ambiente, della pianta e degli addetti ai lavori. Questo, e altri importanti temi che mirano a dare una nuova forma al comparto, sono stati affrontati in occasione dell’apertura del settantaquattresimo anno accademico dell’Accademia italiana della vite e del vino

Olio Officina


La seconda vita degli scarti di produzione di distillati nell’ottica dell’economia circolare 

Il 12 aprile le Distillerie Bonollo Umberto di Conselve ha inaugurato un impianto di produzione di biometano a partire dai residui liquidi delle attività di distillazione per un quantitativo medio giornaliero di diecimila metri cubi, che possono corrispondere ai consumi medi di circa tremila famiglie. Dopo che le materie prime sono state impiegate per la creazione di acquaviti e altri prodotti c’è ancora molto di utile e di prezioso da poter impiegare in una logica di innovazione e valorizzazione della vinaccia

Marcello Ortenzi