Economia

Gli olivicoltori sono i primi operatori turistici

L’olivicoltura del nord va sostenuta e promossa. Capire e interpretare tutto il suo valore è di fondamentale importanza, Non a caso, chi coltiva olivi crea, attraverso la manutenzione del territorio, tutto il bello che attrae. Il sostegno attraverso l’assistenza tecnica alle aziende è il primo obiettivo cui puntare, ma non è il solo. Intervista al vicepresidente del Consorzio di tutela dell’olio Dop Garda Andrea Bertazzi

Luigi Caricato

Cosa accade nella Spagna olearia

Visioni oliocentriche. I prezzi all'origine complicano la reale redditività in molte aree produttive. Uno dei problemi strutturali del settore olivicolo è che l’olio non viene pagato abbastanza all'origine per la differenziazione della qualità. C'è troppa ossessione per la resa. Intervista a Francisco Cortijo Florentino, direttore di Almaceite

Luigi Caricato


Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2025

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a circa 20.500, mentre sono 132.951 le tonnellate di oli da olive in giacenza con una riduzione del 18,0% rispetto al 31 luglio scorso (162.160 t). Le giacenze di olio sono superiori (+21,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Può esistere sul mercato l’extra vergine 5.0?

Si parla tanto di innovazione, ma il comparto olivicolo e oleario è davvero pronto? Sono pronte le istituzioni, pronti i distributori, pronti i ristoratori e gli stessi consumatori? Cosa si è detto a Roma al convegno Unifol, dove protagonisti della scena sono stati gli imprenditori dell’Unione Italiana delle famiglie olearie. Intanto c’è da osservare che le informazioni in etichetta sono tutte da rivedere

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In Veneto la domanda di olio c’è, manca la produzione

Negli ultimi anni quel che si ottiene è spesso insufficiente persino a coprire i costi vivi. L’alternanza produttiva, accentuata dal clima, trasforma intere campagne in annate “vuote”. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: senza interventi mirati, la prossima mossa sarà l’abbandono degli oliveti. In merito all’articolo «Cosa si può dire riguardo all’olivicoltura veneta», riceviamo una lettera con le osservazioni di un olivicoltore gardesano

Olio Officina


Cosa si può dire riguardo all’olivicoltura veneta

Secondo l’analisi del gruppo di ricerca di Veneto Agricoltura il 2024 si può considerare un anno nel complesso positivo, così come si deduce da un dettagliato resoconto, stilato a partire dai rilievi in campo fino al prodotto olio extra vergine di oliva che si ritrova in bottiglia, parte del quale certificato con le attestazioni di origine Dop Garda e Dop Veneto. Adesso, intanto, c’è l’attesa di come si evolverà l’olivagione 2025

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Cosa c’è di nuovo sul pianeta olio

Da qualche anno a questa parte qualcosa sta effettivamente cambiando. Oltre al lavoro sul prodotto, per renderlo non solo di una qualità più elevata, ma anche più longevo, gli investimenti più significativi si registrano sul fronte del design e del packaging, come dimostrano le proposte che arrivano al contest “Forme dell’olio”. Ecco tre casi emblematici da cui prendere esempio

Maria Carla Squeo


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Entra in scena una nuova Dop per l’oliva da mensa Peranzana

Tutti i dettagli per conoscere un’oliva molto apprezzata dai consumatori per la sua polpa morbida e succosa, con distacco dal nocciolo netto e completo. Ora è gran festa nell’areale di produzione che comprende i comuni di San Paolo di Civitate, Apricena, Torremaggiore, San Severo e Lucera, in provincia di Foggia. Ora che è ufficiale la domanda di registrazione della Denominazione di origine protetta «Oliva Alta Daunia», con pubblicazione del relativo Disciplinare di produzione, si attende il vaglio della Commissione europea

Olio Officina


Lo stato del comparto oleario al 31 luglio 2025

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a circa 20.500, mentre sono 162.160 le tonnellate di oli da olive in giacenza, con una riduzione del 8,1% rispetto al 30 giugno scorso (176.529 t). Le giacenze di olio sono superiori (+6,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

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Export in crescita e valore in aumento per il comparto oleario italiano

Nel 2024, in attesa di una ripresa dei volumi, le esportazioni hanno registrato un incremento del 6,8%, e ciò per certi versi rassicura l’intera filiera, anche perché la discesa dei prezzi che ha coinvolto la Spagna e per effetto trascinamento Grecia e Tunisia, non ha riguardato l'extra vergine italiano, rimasto saldamente in media sopra i 9 euro al chilo, pur in uno scenario internazionale decisamente flessivo. Qualche segnale positivo si intravede. A riferirlo è l’Ismea nel suo annuale Report Tendenze Olio di Oliva

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Innovazione e mercati aperti. Due priorità per l’agricoltura europea

In che direzione vogliamo andare? È ciò che dobbiamo chiederci. Gli elementi di fragilità spesso non emergono perché nella comunicazione si tende a confondere l’agricoltura con l’aggregato agroalimentare. Le sfide da affrontare ci impongono di rafforzare la sicurezza alimentare e di salvaguardare le risorse per le generazioni future. Il miglioramento genetico delle piante è un punto di partenza e finalmente si inizia a parlare di TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita. Siamo pronti?

Alfonso Pascale