Quelli che l’olio, oh yeah
Una vera pietra nello stagno è stato facebook, dove impazza ormai di tutto. L'avvento del social ha smosso le acque. Tanti i post che si leggono qua e là. Dal gruppo "Olio & Bufale", riportiamo un testo un po' ironico, un po' canzonatorio, di Massimo Occhinegro sulla scia di "Quelli che" di Enzo Jannacci
A quelli che dicono che al mondo non esista altro Dio se non l’olio extra vergine di oliva, oh yeah
A quelli che ritengono che si l’extra vergine, ma solo di altissima qualità, oh yeah
A quelli che ribattono , extra vergini di altissima qualità si ma solo con alti polifenoli, oh yeah
A quelli che gli piace “solo l’olio in purezza” da mono cultivar, oh yeah
A quelli che gli piace solo l’olio artigianale perché fatto a mano da maestri aiutati dalla tecnologia, oh yeah
A quelli a cui piace solo l’olio extra vergine di prima mano perché se passa alla seconda perde l’extra verginità, oh yeah
A quelli che dicono blah alle marche dell’olio di oliva perché multinazionali, senza conoscerne il significato, oh yeah
A quelli che disdegnano i grandi marchi di olio ma che hanno la casa riempita di note marche per altri prodotti, oh yeah.
A quelli che non vedono la crisi e che non vedono gli stipendi bassi ma che devono far comprare per forza oli a 20 euro al litro , oh yeah
A quelli a cui l’olio di oliva e l’olio di sansa fanno ribrezzo però prediligono oli vegetali o oli di semi ad alto acido oleico pur di non prendere l’originale, oh yeah
A quelli a cui fa schifo la sansa ma si mangiano con piacere i wurstel o la mortadella, oh yeah
A quelli che preferiscono avvantaggiare gli oli di seme piuttosto che salvaguardare prodotti migliori ricavati dalle olive, oh yeah
A quelli che non riescono a reggere il dialogo per mancanza di argomenti e ti bannano cancellando anche i tuoi post per lasciare un monologo, oh yeah
A quelli che scrivono cretinate, falsità e non lo ammetteranno mai, oh yeah
A quelli che pensano che dall’olivicoltura sia possibile ottenere solo olio extra vergine di oliva, oh yeah
A quelli che fanno della trasparenza la loro bandiera ma che poi vendono toscano un olio pugliese peranzana, oh yeah
A quelli che pensavano che con l’indicazione dell’origine si risolvessero i problemi dell’olivicoltura, oh yeah
A quelli che pensano che con l’indicazione a caratteri cubitali dell’origine sull’etichetta frontale, si risolvano i problemi dell’olivicoltura, oh yeah
A quelli che “il settore è pieno di frodi” e lo declamano nella speranza di far crescere il proprio portafoglio, oh yeah
A quelli che “solo olio da olive italiane” , l’olio miscela lubrificante olio europeo fa schifo e poi promuovono l’olio europeo , oh yeah
A quelli che ce l’hanno con le industrie , definendole agromafie con passamontagna e poi stringono aleanze con l’agroindustria , propagandandola, senza vendere neanche una bottiglia, ma nessuno lo ricorda, oh yeah
A quelli che pur di avere i seguaci scrivono falsità , oh yeah
A quelli che chiamano “gente con il passamontagna” quelli dell’agroindustria e poi ne chiedono il voto per qualche incarico, oh yeah
A quelli che fino a ieri non sapevano neanche cosa fosse l’olio extra vergine di oliva e adesso ne sono i profeti, oh yeah
A quelli che criticano il lampante quando fino a ieri lo consumavano in abbondanza , oh yeah
A quelli che credono che il lampante sia solo quello ottenuto da olive raccolte da terra, oh yeah
A quelli che non sanno che tutti gli oli da olive hanno la medesima composizione chimica che li ha resi famosi nel mondo, oh yeah.
A quelli che vogliono imporre l’olio extra vergine di oliva anche al popolo del polo sud, oh yeah
A quelli che basta una lampada di wood per smascherare le frodi, oh yeah
A quelli che prima di recensire un olio extra vergibe di oliva, si bevono un cicchetto, per sentirsi più ispirati, oh yeah
A quelli che forse in onore del giornalista americano, riferiscono di una sensazione di Tabasco, oh yeah
Massimo Occhinegro
Testo tratto dal gruppo Olio & Bufale
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