Corso Italia 7

Rivista internazionale di Letteratura – International Journal of Literature
Diretta da Daniela Marcheschi

Ricordo per Cristina Annino

Non solo poetessa, ma anche prosatrice e pittrice, fin dall'adolescenza ha pubblicato poesie in riviste e antologie. Nel corso della sua vita ha fatto da spola tra Firenze, Roma e Milano, affermandosi con costanza negli ambienti letterari fino ad essere riconosciuta come una delle maggiori ed originali poetesse europee. Nel 2001 la Rivista Internazionale di Poesia e Filosofia Kamen pubblicò la sua raccolta Polaroid con dedica, dal quale ne deriva l'esito nuovo di poetiche. Il libro Madrid le fece vincere, nel 1987, il premio Russo-Pozzale

Amedeo Anelli

Ricordo per Cristina Annino

Il 28 gennaio è morta a Ostia Cristina Annino, nata ad Arezzo nel 1941.

Cristina Annino (pseudonimo di Cristina Fratini) è fra le maggiori, estrose ed originali, poetesse europee di lingua italiana, la cui opera ha avuto nel nostro paese, in un ambiente provinciale e tuttora “militarmente occupato” dai cascami epigonali della tradizione simbolista-decadente e da una epigonalità diffusa, una ricezione e valorizzazione inadeguate alla sua dimensione internazionale.

Prosatrice e pittrice oltre che poetessa, nel 2001 approntò per la Rivista Internazionale di Poesia e Filosofia «Kamen’» (n. 18, giugno) la raccolta Polaroid con dedica, che comprendeva poesie edite ed inedite risalenti agli anni 1975-2000.

In essa si documentava – nonostante le pressioni normalizzatrici – uno dei più coerenti percorsi del soggetto e dell’io, di una volontà di dire e di misurare il peso dell’enunciazione che fa dell’ellissi, della deformazione plastica, dello spaesamento, dell’anamorfosi del dettato, dello spiazzamento e della ripresa su altro registro, della rimozione, della copertura, dell’uso di istanze centrifughe, le costanti del suo itinerario lirico.

Ne derivava l’esito nuovo di poetiche che, partite dalla disautomatizzazione del linguaggio, da certo sperimentalismo degli anni Settanta del Novecento, dalla «mossa del cavallo», dallo straniamento, dall’io che parla da altro luogo, ribadivano una volontà sorgiva e rinnovata del linguaggio a farsi senso, energia, movimento, contrasto, alterità, spazio corporeo vitale, «arte di ricomporre cose sconnesse».

Cristina Annino

Coerentemente, la scelta non seguiva l’evenienza temporale dell’arco compositivo: volendo accentuare le forme contrastive, le annotazioni di criptopoetica e di poetica esplicita, e favorire un’apertura polifonica dei testi.

In tal senso, la raccolta costituiva una focalizzazione ed un addensamento di luoghi e di modi, abiti e tensioni poetiche dell’Autrice.

Evenienza e merito di questioni, di accenti e posizioni personali, risuonano nel titolo scelto dall’Autrice, appunto Polaroid con dedica, eponimo all’unico testo quadripartito della raccolta.

Ancora unicità, distanza, cifra stilistica, qualità.

Così da Araldica a Non è tutt’oro quel ch’è poesia si compendia uno degli itinerari più riconoscibili in questo disaggregato, estraniato, tramato, Secondo Novecento e inizio di millennio.

Cristina Annino si era laureata in Lettere e Filosofia all’Università di Firenze, e ha trascorso la sua vita fra quest’ultima e Roma e Milano, dopo ripetuti e lunghi soggiorni in Spagna.

Fin dall’adolescenza ha pubblicato poesie in riviste e antologie.

Ha collaborato a riviste italiane e straniere. Fra le pubblicazioni: Non me lo dire non posso crederci (Firenze, Téchne, 1968); Ritratto di un amico paziente (Roma, Gabrieli Editore, 1977); Boiter, romanzo (Forlì, Forum/Quinta generazione. 1979); Il cane dei miracoli (Pescara, Bastogi, 1980); L’udito cronico in Nuovi poeti italiani (Torino, Einaudi, 1984); Madrid (Milano, Corpo 10,1987), libro vincitore ex aequo del premio Russo-Pozzale. Casa d’aquila (Bari, Levante, 2008); Magnificat (Novi Ligure, Puntoacapo, 2010), libro antologico che raccoglie testi dal 1969 al 2009 e che ottiene il Premio di poesia Lorenzo Montano; Chanson turca (Faloppio, LietoColle, 2012); del 2016 è la raccolta Anatomie in fuga (Roma, Donzelli Edizioni), nel 2017 esce il romanzo Connivenza amorosa (Milano, Greco & Greco Editori), Del 2019 è la raccolta di poesie Le perle di Loch Ness (Òsimo, Arcipelago Itaca).

È possibile leggere i testi di Cristina Annino nell’Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia di Daniela Marcheschi, edita da Ugo Mursia Editore

In apertura, Cristina Annino nel 1974

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia

Iscriviti alle
newsletter