oliocentrico

Oliocentrico N 26

Oliocentrico N 26

“Il vecchio e il nuovo”, è questo il tema che fa da filo conduttore al nuovo numero della rivista di “saggi assaggi”. Si chiarisce sin da subito il perché. Otto extra vergini in rassegna, più altri quattro in altre rubriche. Spazio inoltre a un progetto di design oleario, a un libro dal titolo Luce e olio tra antico e moderno, al ristorante e al mixology oliocentrico, e, in chiusura, c’è Oxos, con gli acidulati

L’editoriale di Luigi Caricato chiarisce il senso di ciò che si intende per vecchio e nuovo. Si fa riferimento agli oli della precedente e della nuova olivagione, ovviamente. 

I “Saggi Assaggi” del numero 26 di Oliocentrico riguardano i seguenti oli extra vergini di oliva: Musicale, Legno d’Olivo BIO, Etichetta Verde, Le Sciare Novecento, per ciò che concerne la olivagione 2020, mentre, per quanto concerne l’olivagione 2021, sono stati presi in esame gli extra vergini Dop Terra di Bari – Bitonto, Conio 18-25, Pignola e Verdenso.

A produrre tali oli sono, in ordine di pubblicazione: Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, Fattoria Altomena, Monte della Torre e Romano Vincenzo, per gli oli 2020, e Azienda agricola Domenico Fazio, Agridè, Agricola Santa Barbara e Olitalia per quelli, freschi di molitura, del 2021.

A seguire l’appuntamento con il “Dizionario dell’Olio”, di Daniela Marcheschi, che ha preso in considerazione la voce “oleina”.

Per la rubrica “Lo produco, lo racconto”, protagonista è l’azienda della Valpolicella Giginociro, e a scriverne è Luca Ciresola. 

Il “Ritratto di Oleofilo” è dedicato allo chef indiano Shekhar Reikhi.

Mentre è la Collezione Proportione, dell’Antico Frantoio Di Perna, al centro dell’attenzione per il design, nell’ambito della rubrica “Le Forme dell’Olio”.

In “Altre storie” ci sono i sottoli e le olive da tavola a firma Il Gargano a tavola.

La “lettura del mese” è dedicata al volume Luce e olio tra antico e moderno, che vi consigliamo di leggere.

Il “Ristorante oliocentrico” è Piazza Repubblica, dello chef Matteo Scibilia e della sommelier Nicoletta Rossi. Li abbiamo apprezzati per l’accurata scelta delle materie prime e per l’importanza e la centralità che assegnano all’olio. “L’olio – ci confida Scibilia – è una grande emozione”.

Non una ricetta, ma due, ma si tratta questa volta di un “Mixology oliocentrico”, ovvero: quando l’olio extra vergine di oliva entra nei cocktail, con il bartender Gianmatteo Mariano e gli extra vergini di Carapelli Firenze.

Infine, la costola di Oliocentrico, che ha per nome OXOS. Visioni acetocentriche con protagonisti gli Acidulati Wo’T, World of Taste, di Mengazzoli.

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