Festival

Extra vergini rispettosi dell’ambiente

Olio Officina

La Carbon Foot Print nel mondo dell’olio extra vergine di oliva. La case history Monini giovedì 22 gennaio 2015, alle ore 11, nell’ambito di Olio Officina Food Festival

Alla quarta edizione di Olio Officina Food Festival si parla di sostenibilità e, in particolare, di Carbon Foot Print.

Di cosa si tratta? La CFP è un indicatore ambientale che quantifica il contributo dei prodotti al riscaldamento globale attraverso l’analisi dell’intera filiera.

Si tratta di un tema molto attuale e sul quale si concentra una grande e qualificata attenzione. Così, il 22 gennaio, alle 11, durante l’incontro “La carbon foot print nel mondo dell’olio extravergine: la case history Monini”, l’azienda spoletina spiegherà il percorso cui ha sottoposto due tra i suoi oli extra vergine più pregiati, il Bios e il Dop Umbria al fine di migliorarne la Carbon Foot Print, riducendo così le emissioni di CO2.

Monini è tra le prime a livello internazionale e tra le pochissime del proprio settore produttivo a utilizzare una norma internazionale di recente emanazione (ISO/TS 14067:2013) che misura in termini di kg di CO2 equivalente le emissioni dovute alle diverse fasi della produzione.

La CFP si aggiunge agli altri molteplici progetti già portati a termine da Monini a favore dell’ambiente e della sostenibilità quali: l’installazione di un impianto fotovoltaico presso lo stabilimento, l’acquisto di energia da fonti rinnovabili certificate e l’utilizzo di packaging eco-sostenibili in vetro riciclato.

PER APPROFONDIRE: Un olio sempre più green

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