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I grassi nella dieta non sono più un tabù

Olio Officina

Lo sostengono alla School of Public Health di Harvard: sostituire i grassi saturi con i mono-polinsaturi è un passo importante nella lotta al colesterolo. Gli esperti inoltre consigliano di introdurre nela dieta alimentare oli vegetali e perfino margarine di ultima generazione. A rilanciare la notizia è l’Assitol

I grassi nella dieta non sono più un tabù. A patto che si tratti di grassi mono o polinsaturi, in grado di diminuire il colesterolo nel sangue e di abbassare il rischio di malattie coronariche. Lo sottolinea Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, nel rendere noti i risultati del Report “Menus of Changes 2013”, iniziativa di sensibilizzazione sull’alimentazione sana e sostenibile, promossa dalla School of Public Health di Harvard.

Negli ultimi anni, i ricercatori di varie università avevano già messo in evidenza il ruolo fondamentale che i grassi mono e polinsaturi, contenuti negli oli vegetali, svolgevano per la salute del cuore.

Per l’organismo, infatti, non si registrerebbe alcun effetto benefico, né dal punto di vista cardiovascolare né per quel che riguarda altre cause di mortalità, come tumori e diabete. Secondo le più recenti evidenze scientifiche, infatti, è il tipo di grasso privilegiato in un regime alimentare, più che la sua quantità, ad essere collegato con le problematiche cardiache e, in generale, con il mantenimento del giusto peso corporeo, elemento chiave nella salvaguardia della salute.

Molto meglio, suggerisce il Report di “Menus of changes”, puntare soprattutto sugli oli vegetali e le margarine di ultima generazione, oggi riformulate e alleggerite dal punto di vista nutrizionale. In tal senso, lo studio promosso da Harvard sottolinea anche la quasi totale eliminazione di grassi trans nei condimenti spalmabili.

Una conferma ulteriore giunge poi dall’Autorità europea della sicurezza alimentare (Efsa), che, in un suo recente parere scientifico, ha precisato come il consumo di grassi mono e polinsaturi al posto di quelli saturi contribuisca alla salute cardiovascolare del consumatore. In particolare, secondo l’Autorità, tale scelta alimentare porta ad una riduzione delle concentrazioni di colesterolo LdL nel sangue, a condizione che la quota di grassi benefici introdotta nella dieta sia consistente.

Tali indicazioni confortano le strategie dell’industria del settore, sempre più impegnata nella riformulazione, in senso salutistico, dei propri prodotti, anche grazie alla definizione di un codice di autoregolamentazione voluto da Assitol. Al riguardo, le aziende associate hanno realizzato da tempo una profonda trasformazione dei prodotti spalmabili, grazie all’accurata scelta degli oli vegetali da impiegare, alle tecnologie di lavorazione che ne mantengono le caratteristiche nutrizionali e all’aggiunta di vitamine, antiossidanti, steroli vegetali e Omega 3.

Fonte: Silvia Cerioli – Assitol



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